Riguardo le affittopoli a Roma, suscitato lo scandalo tra gli affitti morosi e la “lista Cattoi“; infatti, riguardo gli affitti della Capitale, a prezzi quasi regalati, si registra che otto su dieci sono a carattere moroso, mentre la lista Cattoi riporta numerosi canoni non pagati dal valore di milioni di euro. E’ stato scoperto che per molti anni il Campidoglio non ha considerato l’esorbitante quantità di inquilini senza titolo valido, inerenti ai canoni “beffardi” avanzati come richiesta, tra l’altro senza versare un soldo, per cui sono stati accumulati diversi milioni di euro nell’arco degli ultimi anni. Si tratta di quelle persone che sono residenti nei quartieri al Centro di Roma, nelle parti più suggestive e non propriamente alla portata economica di tutti, ovvero da via Coronari a via del Colosseo, luoghi nei quali gli tali inquilini, ad esempio per un monolocale, pagano la cifra di soli 14 euro al mese, cifra che non si versa neanche nei quartieri periferici romani, ancora, da Borgo Pio a via dei Cappellari, posti nei quali, ad esempio per un appartamento di 70 mq, gli stessi versano la bellezza di soli 222 euro. Questa è la lista Cattoi, così denominata dal nome dall’Assessore al Patrimonio, che durante la giornata di ieri, 12 febbraio, ha provveduto a consegnare questo elenco, nel quale sono riportati i locatari evasivi, dove vengono presi in considerazione ben l’80% dei contratti affituari. A tal proposito, è stato rinvenuto che chi paga 32 euro mensili di affitto, in realtà ne dovrebbe versare all’incirca 6 mila euro. Notevole differenza, non di poco conto. Vi sono innumerevoli esempi, per poter far comprendere e mettere alla luce la situazione di questa realtà emersa, tra i quali: una donna, residente nel pieno della bellezza del Centro Storico romano, per un appartamento di 226 metri quadrati, non ha mai versato un euro da oltre 12 anni, quando invece l’affitto mensile richiederebbe la spesa di 647 euro; ora, la signora in questione dovrebbe sborsare al Palazzo Senatorio ben 97 mila euro. Un’altra persona che ha preso in affitto un’abitazione di 30 metri quadrati, nei pressi di Piazza Navona, nell’arco di un anno paga 2.687 mila euro ma in realtà dovrebbe corrispondere al valore di 56 mila euro annuali di canoni, ovviamente, mai resi noti. Chi invece per una residenza di 57 metri quadri, al prezzo annuale stabilito alla cifra pari di 7.035 mila euro, deve al Comune di Roma ben 94 mila euro. Un altro inquilino, per un appartamento di 32 metri quadrati, doveva versare soltanto 5 mila euro all’anno, sempre residente al Centro, è giunto ad una mora dal valore di 112 mila euro. Ma non si tralascia neanche l’amministrazione comunale di Guidonia, che deve una mora di 538 mila euro. Un elenco lunghissimo e da giramenti di testa, caratterizzato non soltanto da inquilini di abitazioni ma anche da attività commerciali e artigianali. Ad esempio, riguardo le attività commerciali, vi è nominato nella lista un negozio di Arte e Scenografia che ha totalizzato un debito pari a 158 mila euro, versando nelle casse del Comune soltanto 8.400 mila euro annuali per 231 metri quadrati, così anche l’Antica Fonderia Lefevre deve restituire 140 mila euro. Invece, La Galleria Luxardo, si aggira attorno ai 128 mila euro di morosità. Anche ristoranti come l’Hosteria Romana ha riportato una mora di 113 mila euro, versando fino ad’ora 15 mila euro all’anno, ma non mancano nella lista i noti alberghi come quello dell’Hotel Richmond che deve consegnare al Comune ancora la bellezza di 168 mila euro, per i 382 metri quadrati di spazio che occupa. Così si potrebbe proseguire per lunghe pagine, nel tentativo di riportare questo elenco indecente. Fatto sta, che sono conseguiti enormi danni alle casse comunali di Roma. Alfio Marchini, l’autore di un sostanzioso fascicolo sottoscritto con il Capogruppo Alessandro Onorati, propone di dover applicare agli inquilini uno sconto del 30% sull’acquisto delle case comunali, come previsto da un provvedimento nazionale. Si chiede, pertanto, vista la situazione, di escludere dall’agevolazione di tale sconto gli affittuari colpevoli di morosità e di apportare verifiche approfondite nei confronti di ogni singola abitazione, sita al Centro di Roma, da parte di un’agenzia immobiliare accreditata. Ciò in virtù del fatto che si corre il rischio di vendere, ad esempio, un appartamento dal valore reale di 896 mila euro, di 110 metri quadrati in via dei Coronari, soltanto 672 mila euro, applicando quel 30% di sconto e ancora, uno dal valore di 979 mila euro, per 118 metri quadrati a piazza della Consolazione, con soli 685 mila euro; oppure un’abitazione di 89 metri quadrati interni e 16 esterni, presso viale Mazzini, affittati ora a 171 euro al mese, siano venduti al valore 351 mila euro piuttosto che 502 mila euro, per 140 metri quadrati a piazza Argentina, del reale prezzo di un milione di euro, soltanto 795 mila euro o addirittura, per altri appartamenti nella medesima zona, potrebbero esser richiesti dal mercato solo 136 mila euro, ancora, a piazza di Trevi, una residenza di 190 metri quadrati, 1,2 milioni di euro anziché 1,7 milioni di euro. Cifre da lasciar senza fiato. Riguardo queste gravi vicende, sono intervenuti anche i deputati del partito Movimento 5 Stelle che desiderano porre maggiori chiarimenti all’intera questione considerata, tanto che si sono scagliati in un esposto, presentato presso la Corte dei Conti, con il Sindaco di Roma, Ignazio Marino. Invece, il Partito Democratico si è schierato nel difendere il Commissario Matteo Orfini, per la documentazione avanzata, secondo la quale l’emendamento dichiara di porre fine agli insopportabili privilegi di chi, per anni, ha disposto di una casa in centro, a fronte del pagamento di un affitto irrisorio. Un vero e grandioso scandalo, una grande attività di affittopoli a Roma.
Il signor Cattoi, riguardo tutta la discussione del fenomeno affittopoli, ha dichiarato di averla denunciata lui stesso, rispondendo alle accuse che gli sono state rivolte, affermando che si occuperà di riportare la legalità, siccome negli ultimi 20 anni è accaduto di tutto e di più, rendendo la situazione ingestibile. Avanza, inoltre, il ritiro delle accuse, in virtù del fatto che grazie a lui sono emerse tali situazioni presenti da molti anni ormai. Per questo ha proposto la vendita di ben 571 immobili, al fine di riportare tutto alla normalità, in nome di un concetto di legalità, in seguito al ritrovamento di “un’eredità disastrosa”. Al quesito di come sia possibile la presenza di milioni e milioni e milioni di euro di affitti non pagati, l’Assessore al Patrimonio rimanda le accuse alla Romeo, che prima di lui si occupava della gestione del patrimonio, percependo 10 milioni di euro all’anno per un totale di 15 anni, inviando sì i bollettini richiedenti il denaro per gli affitti, ma senza preoccuparsi se questi stessi venissero versati, senza prender, dunque, nessun provvedimento penale. Attualmente, l’appalto è stato vinto temporaneamente dalla Società Prelios, che seguendo le norme del nuovo contratto, dovrà occuparsi di riattestare il valore dei relativi affitti, praticamente nulli per gli inquilini residenti nei quartieri centrali della Capitale, secondo quanto ordina la giunta approvata già l’anno scorso. Essa prevede: l’invio dei bollettini, il controllo degli stessi, richieste obbligatorie di pagamento degli affitti, la gestione e il coordinamento degli immobili che non saranno immessi nel mercato e in ultimo, partecipare alle riunioni di condominio. Il tutto da svolgere in cambio di una cifra di 3 milioni di euro all’anno, quindi risulta evidente la differenza dei costi con la precedente gestione assunta dalla Romeo. Uno dei problemi più gravi riscontrati è che per 20 anni almeno, la situazione non è stata controllata né tanto meno denunciata da nessuno, in primis dalla Giunta, arrestando così la situazione ricca di morosità affittuarie. Inoltre, le cifre totali del Patrimonio del Comune, considerando i 27 mila alloggi popolari, riportano ad un valore di 60 mila immobili posseduti dalla Capitale. Riguardo le residenze che non verranno poste nel mercato immobiliare, una parte sarà destinata ai bandi, realizzati al fine di creare attività produttive, sociali, culturali ed agricole. Già due bandi sono stati preparati all’occorrenza e saranno presentati a breve. I restanti, invece, saranno beni privilegiati del Comune stesso, che li utilizzerà a propria discrezione. Riguardo le abitazioni a canoni affittuari, ancora bisogna trovare soluzioni valide ed efficaci da apportare, in quanto Cattoi ancora deve ricevere una panoramica dettagliata su tutte le proprietà da dover controllare, quindi rifletterà al riguardo. Con la nuova delibera, si prevede la possibilità di acquistare la casa, soltanto per chi è regolare con i pagamenti della stessa, quindi i morosi di affitto non potranno provvedere al possesso definitivo di un’abitazione, nonché usufruire dello sconto del 30%, ma avranno ugualmente 20 giorni di tempo per poter “tappare i buchi”, soddisfacendo anche le richieste del partito Movimento 5 Stelle. Ancora non si è certi riguardo eventuali provvedimenti punitivi da rivolgere nei confronti di chi è colpevole di morosità, sarà il Consiglio a stabilirlo, dopo le relative discussioni. Si vedrà entro quando e come concludere il caso di affittopoli che ha invaso la Capitale, con lo scandalo tra affitti morosi e la lista Cattoi.
di Erika Lo Magro
13 febbraio 2015
Affittopoli, Alfonso Sabella promuove la task force antifurbetti - NewsGO
16 Febbraio 2015 @ 15:41
[…] Sul caso affittopoli, di cui si è ampiamente parlato negli ultimi giorni, suscitando scalpore, l’Assessore alla Legalità Alfonso Sabella ha promosso una task force antifurbetti, al fine di porre finea lla svendita dei 751 immobili di proprietà comunale. Progetto discusso all’interno di una riunione tenutasi in Campidoglio, in Aula Giulio Cesare, dove l‘assessore ha annunciato un’istruttoria da concludersi entro il limite massimo di un mese, secondo quanto richiesto sabato sera, 14 febbraio, dal Sindaco di Roma Ignazio Marino. Quindi, si dovranno evidenziare i casi di illegalità presenti fra le case poste in vendita, in particolar modo da dover analizzare sotto due aspetti: ovvero nell’ambito del subaffitto con le relative speculazioni e quello sulle occupazioni senza titolo valido. Ciò in virtù del fatto che, l’84% del totale degli inquilini considerati, si possono inserire sotto questi due profili, secondo i dati riportati e calcolati dalla Lista Marchini. Questi fenomeni di illegalità, secondo Alessandro Onorato, sono legati al concetto di evasione. Infatti, si sono registrati all’incirca 8 milioni euro di canoni di affitto mai versati, ai quali si aggiungono circa 17,5 milioni di euro di bollette non pagate, quindi si tratta di un danno inflitto allo Stato della cifra totale di 25 milioni di euro circa, se non addirittura dalla somma più consistente. Quindi, viene avanzata la richiesta nei confronti di Marino e Nieri, nell’attivare una operazione di trasparenza, in minor tempo possibile, presentando il relativo elenco completo di tutti gli immobili comunali. Tra gli evasori si presume ci siano anche le proprietà dello stesso Campidoglio; in caso fosse veramente così, secondo il Capogruppo del Pd, Fabrizio Panecaldo, l’amministrazione comunale provvederà ad avanzare un ricorso per farsi risarcire dalla Romeo, ovvero quella società che deteneva e coordinava il patrimonio fino al mese di dicembre, senza considerare gli inquilini abusivi e morosi, quindi senza prendere provvedimenti e neanche senza effettuare operazioni relative di controllo. Ovviamente, la richiesta di risarcimento non verrebbe esposta soltanto alla Romeo ma anche ad eventuali direttori o ex direttori di dipartimento dell’amministrazione comunale stessa. Nella giornata di oggi proseguiranno la discussione e il confronto riguardo quel 30% di sconto, nei confronti delle abitazioni di inquilini non morosi, probabilmente, da dover apportare alle residenze del Centro di Roma, in vista di un eventuale contratto per acquistare lo stesso appartamento, in quanto nella data di domani, 17 febbraio, è prevista l’approvazione di tale provvedimento presso la Commissione Patrimonio, se non addirittura questa sera stessa, presso la Giunta. Si propongono al riguardo, da parte di Magi, tali suggerimenti: uno in grado di garantire comunque l’acquisto dell’appartamento agli inquilini, residenti nei quartieri centrali, secondo l’ultimo prezzo battuto all’asta, mentre l’altro volto ad offrire anche per gli inquilini evasori, la possibilità di acquisire l’abitazione, dopo essersi messi in regola con i pagamenti, alla conclusione della proposta di acquisto. ( Per informazioni riguardo i tempi dell’esercizio di prelazione, cliccare qui) […]
Lista Cattoi: sexy shop, sede Emergency e attività commerciali all'asta - NewsGO
18 Febbraio 2015 @ 12:12
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