I risparmi sono importanti per tutti e non si possono certo affidare alla prima persona incontrata per strada: purtroppo non sono rare le notizie di persone raggirate da promotori finanziari molto furbi, capaci di conquistare la loro fiducia con promesse allettanti di alti rendimenti in breve tempo. Le truffe sono dunque dietro l’angolo, ma non sono poi così difficili da scovare. Alcuni consigli interessanti sono stati resi noti oggi dall’Unione Nazionale Consumatori.
Anzitutto bisogna controllare che il promotore con cui si ha a che fare sia iscritto regolarmente nell’albo: è sufficiente consultare il sito web dell’ordine (www.albopf.it) per sciogliere i primi dubbi (si può tranquillamente chiedere l’esibizione di un documento). Inoltre, è preferibile consegnare al promotore assegni intestati soltanto alla banca per cui lavora, senza dimenticare la clausola di non trasferibilità. Tra l’altro, il professionista non può mai usare i codici con cui il cliente accede al proprio estratto conto online.
Oltre al promotore, anche la banca di appartenenza è responsabile dei danni di una eventuale truffa, dunque il risarcimento può essere richiesto a entrambi. Esistono comunque altre regole semplici ma efficaci. In particolare, il cliente dovrebbe chiedere sempre informazioni chiare sul prodotto di investimento: esiste a tal proposito il prospetto informativo, utile per conoscere gli eventuali rischi. Se neanche le spiegazioni dovessero chiarire le perplessità si possono fare ricerche online.
Può accadere, infine, che il promotore si presenti a casa nostra con documenti che certificano rendimenti diversi rispetto a quelli realizzati: bisogna sempre diffidare di questi documenti, gli unici validi sono quelli ufficiali della banca, inviati regolarmente presso il domicilio del cliente.
5 febbraio 2015