Il 3 febbraio, si pronuncia il primo discorso alla Nazione del nuovo Presidente Sergio Mattarella, davanti al Parlamento presso Montecitorio. Per la tredicesima volta, tale esposizione è accompagnata dal suono di campane, salve di cannone e onori militari.
Ora vedremo le tappe che caratterizzano questa prassi:
Alle ore 9.30: Il neo – Presidente viene ritirato dalla foresteria della Corte costituzionale, ovvero della sua abitazione, dal segretario generale della Camera, Lucia Pagano e subito portato a Montecitorio a bordo di un’autovettura propria della presidenza della Repubblica, fiancheggiato dal corpo dei Carabinieri motociclisti, dove viene atteso da innumerevoli invitati. Oltre esser scortato dal personale di Motecitorio, durante il suo percorso dall’abitazione fino all’arrivo della destinazione alla Camera, in suo onore suonerà ininterrottamente la campana maggiore.
Alle ore 9.40: Giunto a destinazione, Mattarella viene accolto dai Presidenti della Camera e del Senato, mentre all’interno dell’atrio, i Carabinieri in alta uniforme gli donano veri e propri onori militari per l’occasione. Successivamente è previsto un breve percorso animato dagli assistenti parlamentari in una uniforme tipica dei gala, per poi, raggiungere l’ Aula, ornata con 21 bandiere e drappi rossi, dove lo attendono sia i senatori che i vari deputati, ma anche i delegati delle Regioni posti nelle tribune, i rappresentanti diplomatici e infine gli ospiti d’onore.
Alle ore 10.00: Una volta aperta la seduta, il Presidente della Repubblica si alza in piedi e presta giuramento alla Nazione, pronunciando tali parole: ” Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione”. Così, dopo aver esposto tale discorso, vengono sparate 21 salve di cannone e la campana maggiore di Montecitorio ritorna a suonare.
Alle ore 10.05: A questo punto, il Presidente della Camera cede il posto a Sergio Mattarella, al centro del banco, invitando i maggiori elettori a prender posto per poi cedere al Capo dello Stato, il tempo per rivolgere il messaggio alla Nazione.
Alle ore 10.30: Terminata l’esposizione del discorso, il Presidente lascia l’aula accompagnato dai rispettivi Presidenti di Camera e Senato e dai segretari generali, per raggiungere l’atrio di Montecitorio, dove lo attende il Presidente del Consiglio e quindi è chiusa la seduta comune. Nell’atrio riceve anche il saluto da parte del Segretario Generale del Quirinale e nel frattempo corazzieri in alta uniforme gli attribuiscono onori. Uscito da Montecitorio, nella piazza ascolta l’inno nazionale e sottopone in rassegna il reparto d’onore allineato con una banda e una bandiera.
Alle ore 10.45: Il Presidente viene condotto dal Presidente del Consiglio e dal Segretario Generale del Quirinale all’Altare della Patria per render omaggio al Milite Ignoto.
Alle ore 10.50: Sergio Mattarella, sempre scortato dai motociclisti e dai Corazzieri a cavallo, si reca presso il Quirinale lasciandosi alle spalle Piazza Venezia, a bordo dell’auto Lancia Flaminia 335, una decappottabile dotati di sette posti, utilizzata secondo la tradizione soltanto in due determinate occasioni: per l’elezione e per la parata del 2 giugno. In caso ci fosse maltempo, invece, viene usata una Berlina.
Alle ore 11.00: Una volta giunto al Quirinale, anche qui, riceve ulteriori onori militari. Sale nello studio a vetrate dove tiene un colloquio con il vecchio Presidente della Repubblica, Napolitano, che gli consegna il collare di Gran Croce decorato con un gran Cordone, ovvero la più alta onorificenza dello Stato.
Alle ore 11.30: Il neo – Presidente si disloca nel Salone dei Corazzieri, dove viene presentato un breve discorso formale da parte del Presidente del Senato, Pietro Grasso, avendo assunto le vesti di Presidente – supplente della Repubblica, per poi lasciare la parola al nuovo Capo dello Stato. Si apre la cerimonia nella quale assistono gli invitati da Mattarella stesso, ovvero i maggiori delle Istituzioni e i leader politici.
di Erika Lo Magro
3 febbraio 2015