I lavoratori della Bracciano Ambiente, i pochi rimasti, sono sul piede di guerra di nuovo: tutto quello che ancora aspettano in busta paga come da contratto e che era stato promesso loro, dopo la protesta del 21 gennaio scorso, non è arrivato. Mancano ancora la tredicesima, la metà della quattordicesima, gli arretrati di tre anni di EGR, cioè il premio di produzione e i buoni pasto per tutti (riconosciuti, invece, soltanto a chi è di turno il pomeriggio). A questo punto, ci sono serie preoccupazioni anche per lo stipendio del mese di gennaio, atteso tra qualche giorno.
Ma cosa sta succedendo? Martedì scorso 3 febbraio una decina di dipendenti era giunta in sede, con le rispettive rappresentanze sindacali, convocata dall’amministratore unico, l’avvocato Marcello Marchesi, che avrebbe dovuto affrontare il problema retributivo, coadiuvato dal commercialista della società. Oltre un’ora di attesa, dalle ore 11,00 alle ore 12,00, senza che Marchesi, pur presente in ufficio, si affacciasse, li ricevesse, spiegasse, comunicasse, si scusasse. Una convocazione dunque, andata a vuoto, nonostante l’arrivo anche del sindaco Giuliano Sala al termine dell’inutile attesa.
Preoccupati sempre di più per questo ultimo atteggiamento del loro datore di lavoro, i dipendenti hanno deciso per un’assemblea straordinaria in piazza, sotto al comune, martedì prossimo 10 febbraio dalle ore 8.00 alle 10.00. Se non dovesse arrivare in tempo l’autorizzazione prefettizia, l’assemblea è spostata davanti al cancello della sede della Bracciano Ambiente, in via Archimazzasette.
Cosa verrà deciso? Forse il prossimo passo sarà lo sciopero della raccolta rifiuti in un giorno di festa, come attenendosi alle regole contrattuali, verrà coperto soltanto lo smaltimento di quelli dell’ospedale.
Dopo la rigida applicazione del regolamento avvenuto il giorno della festa del patrono San Sebastiano, il 21 gennaio, potrebbe farne le spese, con tutte le conseguenze immaginabili, San Valentino, il 14 febbraio, causa lo sciopero annunciato della nettezza urbana. La situazione sembra più che allarmante, sia per i lavoratori che per i cittadini. Corre voce venerdì 6 febbraio, il sindaco Sala, dopo un colloquio telefonico col prefetto, si sia accordato con la CGIL per una convocazione urgente dei dipendenti. Ci sarà anche l’avvocato Marchesi? Rimaniamo tutti in trepida attesa per conoscere i prossimi sviluppi direttamente dai canali istituzionali. Altrimenti, il protrarsi del silenzio sulla vicenda della società partecipata potrebbe creare ipotesi e supposizioni allarmanti per la popolazione, destinata a farne le spese.
di Erika Lo Magro
8 febbraio 2015