Sono esasperati gli insegnanti italiani e per questo ieri migliaia della categoria si sono riuniti a piazza di Spagna e hanno dato vita a un flash mob di protesta contro i provvedimenti annunciati dal governo. Tutto è iniziato alle 20.30 di ieri sera, giovedì 23 aprile, e ha fatto sì che la scalinata di Trinità dei Monti fosse completamente coperta dai docenti arrivati per protestare. Ognuno di loro ha accesso un lumino da cimitero proprio per sottolineare la morte della scuola italiana a causa del decreto della Buona Scuola. E la manifestazione è avvenuta anche in altre piazze delle città principali dello Stivale: da piazza del Plebiscito a Napoli al Piazzale della Signoria a Firenze, fino a Catania e a Milano. È durato solo pochi minuti il flash mob, che aveva lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’agonia della scuola pubblica, ma sicuramente ha avuto un grande impatto
Ma il dissenso non finisce qui e infatti oggi è sono previsti un corteo (da piazza della Repubblica a piazza Montecitorio) e un presidio nel pomeriggio, sempre per manifestare il dissenso verso la riforma della Buona Scuola: “Saremo in piazza contro il potere assoluto assegnato ai presidi, che potranno assumere e licenziare con grande discrezionalità e pianificare una didattica sempre più condizionata dalle compatibilità economiche, che varieranno tra singole strutture scolastiche a seconda dell’apporto dei privati e della capacità di attrarre finanziamenti dal 5 per mille, determinando così disuguaglianze ingiustificabili“.
24 aprile 2015