Spacciava droga da un convento di suore sulla Nomentana, in via Alessandro Torlonia: arrestata per questo una donna brasiliana e sequestrati 82 chili di cocaina su un volo diretto per il Brasile, da parte della Guardia di Finanza. Nella giornata di ieri 15 aprile, a finire in manette anche altre 12 persone, complici del fitto traffico di droga. La protagonista è una donna, di origine brasiliana, dell’età di 34 anni, la cui professione è quella di essere una trafficante di sostanze stupefacenti. E’ stata posta in arresto perché spacciava droga da un convento di suore. Durante la stagione estiva del 2013, la donna si è trovata a scontare una pena da scontare agli arresti domiciliari, proprio presso il convento delle Suore Adoratrici. Qui, la spacciatrice continuava, tuttavia, a programmare e gestire il traffico di droga dal Brasile all’Italia, ovviamente tenendo le sorelle all’oscuro dei fatti. Il Tribunale del Riesame le aveva permesso di risiedere nella struttura romana religiosa, accogliendo l’avanzato ricorso, presentato dall’avvocato difensore. Ciò per attenuare una misura restrittiva del carcere di Civitavecchia, presso il quale stava appunto scontando una pena di 5 anni per il traffico di droga. Proprio in virtù della situazione presentatesi a suo favore, ecco che la donna non ha perso l’occasione di riprendere i vecchi contatti, utilizzando diversi telefoni cellulari.
La scoperta è emersa a seguito di un sostanzioso fascicolo di indagine investigativa condotto dagli agenti del Gico della Guardia di Finanza, sotto la direzione dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze. Questi ultimi, ieri, sono riusciti a sbrindellare la banda di narcotrafficanti, i quali si occupavano di commettere anche rapine a mano armata nella regione della Toscana. I partecipanti al traffico di droga facevano irruzione presso diverse abitazioni, bar e distributori di benzina. Episodi risalenti agli anni 2012 e 2013. Ad esempio, nella città di Empoli, il gestore di una pizzeria venne aggredito, secondo commissioni fornite dalla brasiliana, riportando fratture al cranio, dopo aver reagito ai delinquenti. La vittima finì in una struttura ospedaliera. Come detto, le vittime furono anche titolari di aree di servizio sulla Firenze – Pisa – Livorno, minacciati con pistole elettriche taser e con roncole. Così, sono stati ammanettati 13 complici, di cui soltanto una donna si trova agli arresti domiciliari. Viste le situazioni, la Guardia di Finanza ha deciso di far intervenire sotto copertura un militare. Questi è stato a stretto contatto per alcuni mesi con i narcotrafficanti, i quali avevano in mente di acquisire una partita di cocaina. Il compito dei complici della banda era quello di scovare altri contatti con gli spacciatori per la vendita in dettaglio, mentre la donna brasiliana deteneva il ruolo principale. Tra le persone individuate nella rete di droga vi sono l’ex marito della donna e la sorella, provenienti da Pontedera. Questi ultimi avevano un altro compito fondamentale, ossia quello di trovare i finanziatori interessati alle singole attività illecite strette con il Brasile. A indagini concluse, è emerso che il primo contatto dell’infiltrato era un addetto alla vigilanza, di origine calabrese, il quale prestava servizio in un supermercato di Lucca.
Inoltre, sono stati sequestrati ben 82 chili di cocaina ben nascosti all’interno di un aereo proveniente dal Brasile. Il Procuratore Capo di firenze, Giuseppe Creazzo insieme ai Colonelli Adriano D’Elia del Nucleo di Polizia Tributaria e Raimondo Galletta del Gico fiorentini hanno spiegato come al droga arrivasse dal lontano continente sud americano. La cocaina era stata nascosta tra abiti e coperte, nei doppi fondi dei bagagli, che sono stati imbarcati su voli internazionali. Nel corso delle indagini investigative di questo caso, sono avvenute quattro sequestri: 40 chili di cocaina a Malpensa, nella giornata di Ferragosto del 2012, invece 20 chili a San Paolo, dal Brasile, in data 9 settembre dello stesso anno, mentre 15 chili il successivo carico, nella data del 10 ottobre e infine altri il 7 nel giugno del 2013.
Così, ieri è stata arrestata la donna che spacciava droga da un convento di suore sulla Nomentana.
di Erika Lo Magro