E’ nata una nuova pagina Facebook denominata “Che schifo le donne incinta”, così parte una raccolta firme contro la fanpage da poter consultare presso il sito firmiamo.it. Per questo episodio, sono state avanzate numerose segnalazioni, senza però riscontrare alcun successo. Difatti, la fanpage “Che schifo le donne incinta” è stata reputata conforme agli standard della comunità. Per poter visualizzare tale pagina Facebook, che ha suscitato scandalo clicca QUI.
Gli autori del nuovo gruppo contro le donne e le neo mamme hanno dichiarato: “Paghiamo Fb per avere più visibilità, quindi non possiamo essere bannati“, in merito alle segnalazioni giunte per poter eliminare la pagina “Che schifo le donne incinta“. A tal proposito, numerosi utenti sono sdegnati per i continui post ricchi di insulti e di termini scurrili verso le donne incinte e i loro nascituri, come “Smettete di partorire bestie” o “Sulle donne gravide piscio“.
Effettivamente le continue segnalazioni della pagina non hanno portato a nessun provvedimento e il potente social network si è limitato a dire che è conforme agli standard della comunità. Nessuna lesione del buon senso civico quindi, nessuna offesa alla donna e al diritto di maternità, tutto regolare. Da qui, la petizione aperta su Firmiamo.it, per chiedere al social network di rivedere la sua posizione e alle persone di continuare a segnalare.
La spiegazione della mancata rimozione arriva dagli stessi amministratori della fanpage che in un post dello scorso 28 aprile scrivono: “In chat arrivano numerosi messaggi di gente che ci denuncia e che ci segnala a Fb. Per quanto mi stiate sul culo vi do un consiglio: segnalarci è inutile, paghiamo fb per avere più visibilità, quindi non possiamo essere bannati, usate il tempo che vi sto facendo risparmiare per cose più utili come imparare a fare un nodo scorsoio e andare alla ricerca di un posto tranquillo dove trasformarlo nella vostra ultima collana (…)“.
Nella petizione, inoltre, si legge:
“In un momento storico, nel quale si discute di diritti delle donne e di omofobia, abbiamo il dovere di prendere le distanze da contenuti che non rispettino la libertà e la natura più intima della donna, ovvero quella della maternità. Molte donne non possono diventare madri e sono costrette ad intraprendere strade costose, a volte discutibili, per riuscire nel proprio intento. Offendere questo diritto naturale significa ledere la donna nella sua libertà principale, oltre che offendere la natura umana“.
Per aderire alla petizione e chiedere la rimozione della fanpage, basta andare al link riportato all’inizio dell’articolo e cliccare sulla voce che riporta “firma“, al fine di rimuovere la fanpage “Che schifo le donne incinta”.
di Erika Lo Magro