Non esiste ancora un elenco o una banca dati per i cattivi pagatori delle bollette della luce e del gas, ma ogni situazione va esaminata nel dettaglio. Sono considerati “cattivi” gli utenti che non hanno pagato almeno due bollette (anche non consecutive) nell’arco di un anno.
Inoltre, non devono esserci crediti nei confronti della società che eroga la fornitura e la società stessa deve aver fornito una risposta chiara al reclamo per quanto non pagato. Tra l’altro, per una delle bollette non saldate è necessaria una procedura di sospensione della fornitura, anche se la società ha l’obbligo di sollecitare l’utente entro venti giorni. Come ci si può difendere dunque dall’eventuale distacco dell’utenza?
Si può essere semplicemente in ritardo con i pagamenti, averli dimenticati oppure non aver ritirato la bolletta. Chiunque si trovi in una situazione del genere può regolarizzare tutto entro venti giorni da quando ha ricevuto il sollecito di pagamento. Se poi trascorrono altri tre giorni e si continua a non pagare, allora è possibile che si interrompa la fornitura di luce o di gas.