Lo scandalo dei parcometri ha fatto sì che l’Atac perdesse ben 3 milioni di euro nel triennio 2011-2013. I dati, invece, sono stati totalmente invertiti nella nuova gara, che ha portato l’azienda di trasporti pubblici a versare 1 milione e 704mila euro al posto di 4 milioni e 842mila euro.
Nel triennio 2011-2013 qualcosa non deve aver funzionato nel modo più corretto in Atac perché la raccolta delle monete dei parcometri ha fatto registrare una perdita di ben 3 milioni di euro. Tanto di guadagnato per la società che ha vinto l’appalto, la Sipro srl, che ha vinto anche la nuova gara, ma con valori ben diversi perché l’azienda del trasporto pubblico si è imposta e ha trattato per un prezzo più equo.
Il Corriere della Sera sottolinea che proprio nel 2010 è iniziato l’assalto alle casse dell’Atac e che proprio in quel periodo è tornato alla ribalta il discorso Parentopoli. Ecco allora che sorgono dubbi sull’appalto vinto dalla Sipro, che invece di ottenere 10 euro a prelievo, proprio come successo in passato, ne incassa ben 21 per tre anni, per un totale di 4 milioni e 842mila euro.
Sotto l’amministrazione di Marino la nuova gara ha portato a risultati ben differenti, soprattutto perché dirigenti come Scoppola hanno compiuto la giusta manovra per risparmiare. Così l’Atac al posto di versare 1 milione e 614mila euro nelle casse della Sipro, è riuscita a versarne meno di 600mila, arrivando a 1 milione e 704mila euro all’anno. E tutto con la stessa Sipro, che ha accettato l’accordo nonostante arrivasse a perdere tre milioni. E come se non fosse abbastanza Scoppola, l’ingegnere che è riuscito a tagliare i costi, è stato licenziato. Lui stesso ha parlato di una “bastonata alla meritocrazia, a chi ha voglia di lavorare e di fare, a chi aveva messo i cittadini ed i loro diritti a servizi decenti prima di qualsiasi cosa, a chi ha fatto dell’onestà una bandiera da far sventolare sempre e comunque“.
Dal canto suo la Sipro ha precisato:
“Nulla può essere imputato o adombrato nei confronti della società circa l’assoluta regolarità degli appalti di cui trattasi, né che la società Sipro Sicurezza Professionale è stata mai coinvolta nelle vicende ed inchieste giudiziarie che hanno riguardato direttamente o indirettamente l’Atac”.
Inutile aggiungere che sorge spontaneo chiedersi cosa sia successo durante l’amministrazione Alemanno e, infatti, adesso si aspetta di capire a cosa porterà l’inchiesta portata avanti dal Corriere.