C’è una svolta nelle indagini riguardanti l’omicidio dell’avvocato e blogger antimafia Mario Piccolino, freddato nel suo studio di Formia lo scorso 29 maggio. Gli uomini della Squadra Mobile di Latina, su richiesta delle Procure di Roma e Cassino, hanno eseguito il fermo nei confronti di un 60enne originario di Caserta, Michele Rossi, con l’accusa di omicidio.
Il movente del delitto sarebbe legato a motivi personali, nello specifico a una lite tra alcuni assistiti di Piccolino e Michele Rossi, in merito al possesso di una grotta di tufo adibita ad abitazione sull’isola di Ventotene. Sembrerebbe svanire, dunque, l’iniziale l’ipotesi del delitto legato alla criminalità organizzata.
Il killer dell’avvocato Piccolino sarà trasferito nel carcere di Cassino dove domani mattina verrà effettuata l’udienza di convalida del fermo.
Mario Piccolino era noto nel sud pontino per le sue battaglie contro l’illegalità per le quali aveva ricevuto numerose minacce.
Il killer dell’avvocato Piccolino sarà trasferito nel carcere di Cassino dove domani mattina verrà effettuata l’udienza di convalida del fermo.
Mario Piccolino era noto nel sud pontino per le sue battaglie contro l’illegalità per le quali aveva ricevuto numerose minacce.