Chiusura Forlanini, Fabrizio Santori: “Dal 30 giugno sarà un deserto. Ha vinto la speculazione”
“Il Forlanini dal 30 giugno sarà un deserto. Potrà essere ulteriormente occupato da sfollati, nomadi e da chiunque altro, ma il Presidente Zingaretti avrà le mani di libere di venderlo ai privati, anche arabi o cinesi che sono già in prima fila. Con la comunicazione ufficiale della Direzione Sanitaria che prevede l’interruzione di accettazione di pazienti e la chiusura dei reparti di chirurgia toracica, endoscopia toracica, terapia intensiva malattie respiratorie si mette la parola fine a una delle più importanti strutture di Roma.
Un patrimonio storico ma soprattutto socio-sanitario che avrebbe potuto ancora rappresentare un polo socio-sanitario nevralgico per la collettività, a costo zero e in grado di creare economie per l’amministrazione regionale. Ad oggi inoltre non è dato sapere che fine farà l’Ucri struttura d’eccellenza per i pazienti vegetativi. E invece la speculazione ha vinto. E ci ricorderemo della Giunta Zingaretti, oltre che per gli scandali di questi giorni su mafia capitale, anche per la chiusura del Forlanini. Lo ha immaginato e lo ha fatto”, così in una nota il consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori, membro della commissione Sanità del Lazio.