La storia della macchina da scrivere è legata indissolubilmente al giornalismo e, infatti, fu proprio il direttore di un giornale di Milwaukee a perfezionarla. Lui era Christopher Latham Sholes, che iniziò a lavorarci con un intento ben diverso inizialmente: l’obiettivo, infatti, era creare un macchinario per numerare le pagine di libri, biglietti ecc..
Con l’aiuto dei tipografi Samuel Soulè e Carlos Glidden, Christopher Latham Sholes riuscì a brevettare il modello di macchina da scrivere il 23 giugno 1868. Per perfezionare la “Typewriting machine” impiegò diversi mesi e inizialmente non riuscì neanche a trovare i finanziamenti (persino i parenti negarono un sostegno). Questo finché non conobbe il signor James Densmore, che in seguito decise di sostenere le spese.
I tasti erano neri e bianchi, proprio come quelli dei pianoforti, e disposti su due file. Le lettere erano maiuscole e non erano previsti i tasti per i numeri 0 e 1, assenti perché ritenuti superflui e sostituibili con le lettere O e I.
Christopher Latham Sholes lavorò anche a una nuova disposizione delle lettere e questo perché capì le difficoltà della tipografia. Si arrivò così alla tastiera QWERTY così chiamata perché fa riferimento alla prime cinque lettere della fila più in alto (il sistema è stato poi adottato anche per le tastiere dei computer).
Christopher Latham Sholes e il brevetto della prima macchina da scrivere di successo 23 giugno 1868 | ITMTelevision
23 Giugno 2014 @ 10:52
[…] post Christopher Latham Sholes e il brevetto della prima macchina da scrivere di successo 23 giugno 1868 appartiene a […]