Arriva la Giornata Mondiale del Rifugiato, per il diritto alla fuga e alla vita. L’ appuntamento è previsto per sabato 20 giugno a Città dell’Altra Economia, nel quartiere Testaccio
Per festeggiare la giornata mondiale del rifugiato, dalle ore 17, presso Città dell’Altra Economia, nell’area di Eutropia Festival. In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, Maria Gemma Azuni ( SEL ) ha dichiarato:
“Roma sia madre amorevole.“
GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO – Nel 2001 l’ONU volle istituire la giornata mondiale del rifugiato, fissandola al 20 giugno, data in cui si celebra la Giornata Africana del Rifugiato. Il tema principale della giornata è il “rispetto”, così definito dal vocabolario Treccani:
“sentimento che porta a riconoscere i diritti, il decoro, la dignità, la personalità stessa di qualcuno e quindi ad astenersi da ogni manifestazione che possa offenderli.“
Prosegue una delle rappresentanti di Sinistra Ecologica e Libertà:
“Come si vede è siderale la distanza fra questo concetto e le immagini e le voci che ogni giorno ci sono trasmesse, interrogano la coscienza di tutti noi e non ricevono risposte o, in molti casi, le risposte sono la costruzione di muri, il respingimento, la chiusura delle frontiere“. Continua nella sua nota, per la Giornata Mondiale del Rifugiato: “Vedere i ragazzi, inginocchiati a pregare, sugli scogli di Ventimiglia dove si sono rifugiati e vivono ormai da una settimana non può che rimandarci allo slogan con cui il Centro Astalli di Roma, gestito dai gesuiti, ha promosso la campagna di informazione e riflessione in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2015“.
Questo progetto è stato denominato: “L’approdo che non c’è – Proteggiamo i rifugiati più delle frontiere“. Si ricordano, al riguardo, le parole pronunciate da una rifugiata di nome Ester, una donna proveniente dalla Costa D’Avorio:
“Non abbiate paura. Chi scappa dalla guerra vuole solo la pace“.
Appello lanciato da una donna, l’anello più debole e più forte allo stesso tempo, in relazione al dramma che sono costretti a vivere migranti e rifugiati. “Ed è proprio per questo, che scappano dalla guerra, dalle persecuzioni, dalla fame, dalle malattie, e cercano un rifugio che, come donne delle istituzioni, abbiamo il dovere di assumere solennemente un impegno: mai più, l’istituzione in cui siamo presenti dovrà tollerare sprechi e ruberie sulle risorse destinate a migranti e rifugiati.”
Conclude così la nota Azuni:
“Il cambio di passo che chiediamo con forza al Sindaco Marino inizi proprio da qui: Roma sia madre amorevole e non aguzzina feroce con gli uomini e le donne che fra le sue braccia cercano rifugio e protezione. Alle donne migranti, alle donne rifugiate, il mio pensiero e la dedica di un componimento di Blaga Dimitrova, poetessa bulgara“.
Si può consultare la poesia “Donna sola in cammino“.