I vigili smascherano un edicolante che si era improvvisato camion bar al Colosseo. Maxi-multa da 10mila euro. Nel frattempo gli ambulanti protestano al Campidoglio
Dopo lo stop ai camion bar dalle aree di pregio, i vigili urbani scoprono in Piazza del Colosseo un edicolante che si era improvvisato venditore di generi alimentari, gadget e bevande in maniera del tutto abusiva.
All’interno del chiosco, risultato irregolare anche dal punto di vista dell’occupazione di suolo pubblico, con 10 mq in più rispetto al consentito, era presente un frigorifero che esponeva in bella mostra pizze farcite di nutella e mortadella e bevande fresche. Per questa ragione la Polizia Locale, I Gruppo Trevi, ha provveduto a sanzionare l’esercente scorretto per la vendita illecita, comminandogli un verbale di 5.164 euro.
A questo si aggiungono altre 3 sanzioni, una di 3.166 euro per vendita di prodotti mancanti di tracciabilità e 2 da 1.032 euro per commercio illegale di gadget e vendita di altri prodotti alimentari non conformi alla legge regionale sull’editoria. Ai suddetti provvedimenti potrebbero fare seguito altre sanzioni accessorie da parte di Asl e Municipio.
In questi ultimi giorni il I Gruppo Trevi ha anche sequestrato 426 bottigliette di acqua e bevande varie che venditori abusivi smerciavano all’interno dell’area archeologica e dintorni. I controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni.
Nel frattempo un nutrito gruppo di ambulanti sta protestando sotto il Campidoglio contro la scelta dell’amministrazione Marino di allontanarli dal Colosseo e dall’area archeologica centrale. A Palazzo Senatorio gli operatori stanno mettendo in atto un “assedio sonoro” con trombette, mentre in piazza sventolano tricolori e cartelli. Tra gli slogan: “Decoro? Il sindaco si occupi di Ama e Atac. Lasci in pace gli ambulanti storici”, “Sotto al Colosseo ristorazione e centro servizi si! Ambulanti storici? No” e “Nuovo disoccupato perché licenziato dal sindaco Marino”.
“Quest’amministrazione vuole allontanare gli ambulanti dal centro storico con la scusa del decoro” commenta il presidente dell’Apre Confesercenti Alfiero Tredicine. “È un atto vergognoso, non esiste nessuna città al mondo dove non ci sono bancarelle nel centro. Chiediamo al sindaco Marino di rivedere questo atto di imperio. Noi ci ribelliamo. Se non sarà così saremo costretti a continuare la battaglia nei tribunali amministrativi perché sono stati fatti omissioni e abusi”.