Borini è il nome per l’attacco, ma i tifosi si preoccupano a causa di una possibile partenza di Keita, che potrebbe essere utilizzato anche come pedina di scambio. Nel frattempo Tavecchio parla di un’alleanza forzata con Lotito
È tempo di pensare alla nuova stagione in casa Lazio. Stamattina sono iniziate le visite mediche d’idoneità in Paideia e queste andranno avanti anche nei prossimi giorni, fino alla partenza per Auronzo, dove la Lazio svolgerà il ritiro per 10 giorni.
Nel frattempo sono arrivate due ufficialità: Braafheid ha rinnovato per un’altra stagione e Minala, come già si sapeva da giorni, giocherà nel Latina. Per quanto riguarda le operazione di mercato, sembra che non sarà facile arrivare a Milinkovic-Savic: secondo il portale belga voetbalnieuws.be, infatti, il Genk avrebbe rifiutato un’offerta di 8 milioni di euro, ma la Lazio non molla. E secondo Alfredo Pedullà resta viva la pista Clasie per il centrocampo.
Capitolo attaccante. Da giorni si parla con insistenza di Borini. L’attaccante, che può essere utilizzato sia come centravanti che come esterno, attualmente gioca nel Liverpool. Secondo La Gazzetta dello Sport, Borini sarebbe pronto a ripartire dall’Italia, da Roma, stavolta sponda biancoceleste, dopo non esser riuscito a fare la differenza alla corte di Rodgers. Dubbi sul suo possibile approdo a Formello riguardano le conseguenze che avrebbe su Keita, che quest’anno ha avuto poche possibilità con Pioli e così sarebbe messo ancora più in disparte. C’è anche chi ha detto che proprio il giovane spagnolo – che potrebbe interessare anche all’Inter – potrebbe essere la pedina di scambio da inserire nella trattiva.
Nel frattempo Tavecchio, che la scorsa estate è stato difeso a spada tratta dal numero della Lazio e che proprio grazie al suo supporto è riuscito a vincere e a diventare presidente della FIGC, ha scaricato Lotito e ha parlato di un’alleanza forzata dal sistema:
“Quando mi hanno chiesto di candidarmi, calciatori e allenatori avevano già scelto Albertini. Io avevo il 34% della Lega Dilettanti e dovevo allearmi con qualcuno e chi era rimasto? Il problema è la legge Melandri, che ha assegnato alle Leghe il 68% dei consensi. È il sistema che mi ha imposto questo matrimonio. Distacco da Lotito? Veramente l’ho fatto fin dall’inizio. Volevano che gli assegnassi la vice presidenza vicaria della FIGC, e mi sono opposto. Poi dopo la telefonata con Iodice, sono stato io a togliergli la delega alle riforme del calcio“.
6 Luglio 2015 @ 19:58
Per quanto io sia un tifoso della lazio ho sempre detto e scritto che al signor Lotito una lezione avrebbe fatto molto bene. La sua magalomania lo ha sempre portato a parlare, parlare e straparlare spesso, come si dice “a vanvera”. Era prevedibile che sarebbe caduto in disgrazia. Speriamo che dopo la imminente espulsione dalla FIGC, anche se eletto, si metta la coda tra legambe e torni a pensare solo alla Lazio e non ai problemi delle altre squadre anche di campionati minori. Auguri Lotito veda di crescere perchè lei sembra assomigliare a quel pupo impertinente renzino arrogante, bugiardo e chiacchierone, con la differenza, a favore di Lotito, che lui i soldi ce li ha di già, il pupetto renzino minorato mentale li sta facendo rubare al popolo dei poveri.