Oggi avere un lavoro in pianta stabile è una fortuna non da tutti. La crisi che dal 2008 attanaglia il nostro paese continua, impietosa, a manifestare la sua forza. Oggi circa il 14% della popolazione non ha un posto di lavoro e in questo contesto finire nell’elenco della Crif,r iservato ai cattivi pagatori, non è affatto difficile. Basta una rata del mutuo saltata, una bolletta non pagata e in automatico, o quasi, scatta la segnalazione.
Nulla di che, verrebbe da dire, salvo poi trovarsi spiazzati nel momento in cui ci si appresta a richiedere un finanziamento. Le banche, così come le finanziarie, sono piuttosto reticenti nell’erogare prestiti personali a chi ha avuto segnalazioni di questo tipo ma, nonostante questo, le domande che pervengono agli istituti di credito sono in forte aumento.
Proprio a causa della crisi, infatti, sempre meno persone dispongono delle garanzie solitamente richieste. Ma il rischio, per la banca è molto alto visto che anche gli istituti di credito si trovano a dover fare i conti con non pochi problemi di bilancio. Come fare, allora, per aggirare questo problema?
Va detto, in effetti, che esistono diverse soluzioni che permettono anche a chi ha una segnalazione presso la centrale rischi di poter ottenere un finanziamento a condizioni molto interessanti. In questo caso, come spiegato ottimamente in questa guida, possiamo parlare di prestiti personali per cattivi pagatori anche se poi, in realtà, questa tipologia di strumento fa riferimento a soluzioni differenti che variano da caso a caso. Volendo entrare più nel dettaglio possiamo dire che le soluzioni sono principalmente due: la cessione del quinto dello stipendio o della pensione e un garante.
Cessione del quinto – Se si è segnalati come cattivi pagatori la soluzione più semplice è quella di richiedere una cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Questa soluzione, ovviamente, è riservata ai dipendenti pubblici o privati con contratto a tempo indeterminato e ai pensionati. In questo caso la procedura è molto semplice. La banca di turno provvederà ad erogare il finanziamento anche in caso di protesto perché sarà il datore di lavoro a pagare la rata di rimborso del finanziamento trattenendo la quota dallo stipendio (o dalla pensione) del lavoratore. La cessione del quinto è, in genere, molto vantaggiosa sia in termini puramente economici, sia per quel che riguarda la velocità con cui viene erogata dall’istituto di credito.
Prestiti con garante – Nel caso in cui si abbia la necessità di richiedere un prestito personale per cattivi pagatori ma non si sia un dipendente o un pensionato si può ricorrere all’aiuto di un garante. Il garante altro non è che una persona di propria fiducia, solitamente un familiare, che garantisce la banca per nostro conto. Qualora non fossimo in grado di far fronte al nostro debito sarebbe proprio il garante a dover pagare la rate del finanziamento. Questa soluzione è particolarmente adatta ai lavoratori precari, ai liberi professionisti o ai commercianti che abbiano la necessità di un finanziamento pur non avendo tutti i requisiti richiesti dagli istituti di credito.
Perché i prestiti per cattivi pagatori sono così importanti – A questo punto molti si potrebbero domandare perché questi strumenti siano così importanti e quali vantaggi possano offrire. Come abbiamo detto ad inizio articolo la tendenza vede i prestiti per cattivi pagatori in aumento. Questo dato fa riflettere su quanto sia facile, specialmente nel contesto di oggi, finire negli archivi della Crif ed essere messi in difficoltà nel momento in cui si ha bisogno di ottenere un finanziamento per far fronte a delle particolari spese o per superare un momento di difficoltà. Grazie alle soluzioni che abbiamo analizzato, ossia la cessione del quinto e il garante, anche chi ha avuto problemi