I lavori di costruzione della Torre di Pisa, uno dei monumenti italiani più conosciuti nel mondo, iniziarono il 9 agosto 1173. Nata come campanile del Duomo, a causa di alcuni errori compiuti durante la progettazione è stata costruita su un terreno a rischio cedimento e per questo è inclinata di alcuni gradi (proprio questa particolarità l’ha resa tanto celebre e non solo nel territorio italiano).
Il campanile fu costruito nell’arco di due secoli, è alta 56 metri fuori terra e 58,36 metri se si tiene conto del piano di fondazione. All’interno ci sono due stanze: una situata alla base, la sala del Pesce, che non ha soffitto e l’altra situata al settimo anello, la cella campanaria, a cielo aperto e con un’apertura al centro che permette di vedere il pian terreno.
I primi problemi si verificarono durante la costruzione del terzo piano, quando fu notata la presenza di alcune falde acquifere nel sottosuolo. La scoperta delle falde portò i costruttori a erigere i piani superiori incurvati per bilanciare il peso della Torre di Pisa ed evitarne il crollo.
E nel Novecento il Ministero della Pubblica Istruzione decise di istituire una “Commissione per lo studio delle condizioni della Torre di Pisa”. Il primo intervento è datato 1935: Giovanni Girometti cercò di isolare le fondamenta e iniettò del cemento, ma alla fine l’operazione provocò più danni. Successivamente furono attuati altri interventi.
Il 7 gennaio 1990 fu chiusa al pubblico proprio a causa della pendenza, arrivata a 4,50 metri. I lavori di restauro, durati fino al 2001, portarono a una riduzione dell’inclinazione attraverso una cerchiatura di alcuni piani e tramite il consolidamento della base, che secondo gli esperti dovrebbe tenere la Torre di Pisa in sicurezza per un periodo di tre secoli. Il 22 aprile 2011, dopo 10 anni è stato rilevato che la pendenza dal 2008 si è fermata a 4 gradi.