Guida col cellulare: una sentenza del Giudice di Pace di Perugia ha dato ragione a un’automobilista informata del peggioramento delle condizioni della nonna
I guidatori che usano in maniera fin troppo disinvolta il cellulare non sono purtroppo rari: una recente sentenza del Giudice di Pace di Perugia, però, può salvarli dall’inevitabile multa. Quest’ultima è infatti nulla se la telefonata (fatta o ricevuta) è davvero urgente, tanto da far intervenire lo stato di necessità.
In pratica, se il conducente dovesse telefonare o rispondere a una chiamata mentre guida, non c’è alcuna contravvenzione al Codice della Strada in caso, ad esempio, di una telefonata che lo avverte di un grave stato di salute di un parente. Non bisogna ovviamente soltanto affermarlo, ma anche dimostrarlo con documenti concreti, in particolare i certificati medici.
Tutto è nato dall’annullamento della multa a una donna che aveva guidato col telefonino perchè la stavano informando del peggioramento delle condizioni della nonna. Lo “stato di necessità” è stato chiarito diverse volte dalla Corte di Cassazione: deve esserci anzitutto un pericolo imminente, dunque la necessità di salvare qualcuno da un pericolo grave.
Inoltre, il comportamento illecito deve essere proporzionato al pericolo. Bisogna comunque precisare che se l’automobilista si sente male e telefona per essere aiutato non può essere giustificato, visto che la chiamata al cellulare e la guida non possono coincidere con un problema di salute.