Fu grazie al decreto di Napoleone relativo agli stabilimenti di istruzione pubblica che il 18 ottobre 1810 nacque ufficialmente la Scuola Normale Superiore di Pisa, che attualmente ha sede anche nel capoluogo toscano, Firenze. Si pensò alla Scuola normale superiore perché si voleva creare la succursale dell’École Normale Supérieure di Parigi, che poi trovò sede presso il convento di San Silvestro di Pisa.
L’emanazione del primo bando di concorso avvenne nel 1811, ma la Scuola Normale Superiore di Pisa iniziò la propria attività nel 1813. Poterono accedervi gli studenti migliori che avevano concluso il liceo e che nei due anni di studio riuscivano ad ottenere i gradi nelle facoltà di Lettere e Scienze dell’Università. L’anno accademico 1813/1814 fu l’unico prima dell’era napoleonica: nell’aprile del 1814 arrivò l’abdicazione e la Normale, con Ferdinando III di nuovo sul trono toscano, chiuse le proprie porte.
Grazie a Leopoldo II, nel 1846 la Scuola Normale Superiore di Pisa riaprì, ma conservò ben poco del vecchio ordinamento e, infatti, si presentò più come un’appendice assistenziale dell’Università di Pisa. Quello fu un periodo in cui gli avvenimenti politici avevano delle ripercussioni anche sugli studenti. Del resto era il periodo dei moti risorgimentali.
In seguito arrivò l’unificazione della penisola e nel 1862 l struttura fu rinominata Scuola Normale del Regno d’Italia e inserita nell’ordinamento giuridico nazionale dal Regolamento Matteucci (in seguito del 1862. Si apportarono anche dei cambiamenti: gli anni di studio diventarono quattro e il Consiglio direttivo fu diviso in due sezioni, Lettere e Filosofia e Fisico-matematica.
Con l’avvento del fascismo la Normale perse autonomia, il Regime divenne sempre più invadente e nel 1928 ci furono tre arresti per attività antifasciste. La struttura perse studenti e per questo si cercò di correre ai ripari con la nomina di commissario e Direttore affidata a Giovanni Gentile, che avviò una riforma volta a dare sempre più importanza all’istituzione.
La Normale di Gentile fu dotata di un nuovo Statuto e trasformata in istituto d’istruzione superiore autonomo, ma collegato all’Università di Pisa. Due le finalità in questo nuovo corso: formare persone in grado di insegnare nelle scuole medie e promuovere l’alta cultura. Anche durante il secondo conflitto mondiale la struttura continuò la propria attività e nel dopoguerra non avvennero cambiamenti sostanziali ad eccezione dell’istituzione della Sezione Femminile del 1959.
Oggi la Scuola Normale Superiore è “una scuola d’élite a base ugualitaria, che premia il talento, il merito e le potenzialità dei propri allievi a prescindere dalla loro provenienza sociale e dal loro curriculum di studi precedente. Il suo scopo è formare studiosi, professionisti e cittadini dalla formazione culturale ampia e dal forte spirito critico“.