Giorgio de Chirico nato a Volo, in Grecia, il 10 luglio 1888 da genitori italiani, è stato un pittore (un esponente della pittura metafisica) e scrittore italiano. Il padre era un ingegnere ferroviario palermitano (da sempre lo spinse a seguire le sue passioni), mentre la madre era una ricca donna genovese e il fratello un musicista, letterato e pittore.
Lo studio della pitturalo lo iniziò quando si iscrisse al Politecnico di Atene e poi proseguì all’Accademia delle belle arti di Firenze e all’Accademia delle belle arti di Monaco di Baviera. Nel 1909 decise di trasferirsi a Milano, ma dopo appena sei mesi decise di recarsi a Firenze, città che gli ispirò il suo primo lavoro metafisico, “l’Enigma di un pomeriggio d’autunno”, in cui dipinse Piazza Santa Croce. Due anni dopo si trasferì nuovamente, andò a Parigi per raggiungere il fratello e nella Capitale francese ebbe modo di conoscere gli artisti importanti del tempo.
Intorno al 1912 la sua fama iniziò a crescere e i primi dipinti dei manichini risalgono proprio a quel periodo. L’inizio della prima guerra mondiale spinse i due fratelli de Chirico ad arruolarsi volontari. L’esperienza della guerra portò il pittore a rinnovare il suo stile: passò infatti dalla pittura di piazze assolate a quella di nature morte con simboli geometrici.
Nel 1916 incontrò Carrà e proprio insieme a lui formulò la teoria della pittura metafisica (metafisica allude a una realtà differente che va oltre ciò che vediamo non appena oggetti e spazi da noi conosciuti attraverso l’esperienza sembrano rivelare un nuovo aspetto in grado di sorprenderci). Quell’anno dipinse anche i celebri “Ettore e Andromaca” e “Le muse inquietanti”. Nel 1924 de Chirico tornò nuovamente a Parigi e lì iniziò a frequentare un gruppo di Surrealisti, anche se si rifiutò sempre di integrarsi nel loro stile e nella loro poetica.
Verso la fine degli anni Trenta si trasferì negli Stati Uniti, a New York, insieme alla compagna Isabella Far, donna alla quale rimase legato fino alla morte, iniziò a collaborare con varie riviste di moda, da Vogue ad Harper’s Bazaar, e cominciò a lavorare come decoratore di interni. Negli anni Cinquanta la sua pittura subì un altro cambiamento e fu caratterizzata da autoritratti in costume e dalle vedute di Venezia. Nel 1937 si spostò più volte tra Milano, Parigi, Londra, Firenze, Torino e Roma dove per la seconda volta espose alla Quadriennale. “Commedia dell’arte moderna” e” Memorie della mia vita” risalgono al 1945. Due anni dopo si trasferì definitivamente a Roma.
Nel frattempo de Chirico non abbandonò la pittura, alla quale si dedicò con sempre più passione. Nel 1969 fu pubblicato il primo catalogo delle sue opere grafiche e nel 1971 fu pubblicato anche il catalogo comprensivo di tutte le opere. E continuò a esporre le sue opere: nel 1970 a Palazzo Reale di Milano, nel 1972 a New York.
Il 20 novembre 1978 de Chirico morì a Roma dopo una lunga malattia, onorato da i critici di tutto il mondo.
de Chirico pittore – I suoi progetti iniziali s’ispiravano alle città mediterranee e alla luce del giorno, ma con il passare degli anni ha cambiato stile e ha rivolto le sue attenzioni alle architetture classiche. Pur proseguendo con la pittura della natura morta, de Chirico ha anche ripreso i temi metafisici e verso il 1917 si è dedicato alla pratica della scultura in bronzo, passione che poi ha coltivato negli anni Sessanta.
de Chirico scrittore – de Chirico oltre a dipingere ha anche scritto memorie autobiografiche, raccontini, un’opera letteraria (L’Hebdomeros, Ebdomero) e alcuni scritti teorici. In seguito ha scritto anche Pittore classicum sum, libro che sembra essere un romanzo, ma in seguito appare come una scenografia teatrale interrotta. L’impegno nella scrittura l’ha portato avanti on Il signor Dudron, il Piccolo trattato di tecnica pittorica, la Commedia dell’arte modera e l’autobiografia Memorie della mia via.
Giorgio de Chirico, maestro della pittura del ‘900 morto il 20 novembre 1978 | ITMTelevision
20 Novembre 2014 @ 09:52
[…] Giorgio de Chirico, maestro della pittura del ‘900 morto il 20 novembre 1978 sembra essere il primo su […]