Sabatini: “Momento delicato, quasi drammatico. Dobbiamo reagire”

Sabatini: ” Ci siamo già parlati tra staff, società, squadra e mister. Sappiamo che dobbiamo chiuderci come una testuggine, combattere e prendere le critiche che ci siamo meritati”

Il momento della Roma è delicato, adesso bisogna scacciare la crisi la crisi post Barecllona per non ripetere gli stessi errori della scorsa stagione. Sabatini sa che non sarà facile e  a Roma TV – come riportato da Romanews – ha spiegato che sarà necessaria coesione. L’incontro con Garcia c’è stato, ma adesso la panchina (almeno fino alla partita contro il BATE Borisov) non è a rischio.

Commenti sul momento e la partita di oggi…

“Momento delicato, quasi drammatico. Ci siamo già parlati tra staff, società, squadra e mister. Sappiamo che dobbiamo chiuderci come una testuggine, combattere e prendere le critiche che ci siamo meritati. Sappiamo che sarà difficile tirarsi fuori da questa situazione perché dopo questa partita il nostro credito è precipitato. Oggi non possiamo assolverci, dobbiamo essere responsabili verso la gente e verso l’azienda. Da questi momenti si esce con la generosità reciproca e con un impegno superiore a quello che normalmente si mette. Un impegno nervoso straordinario”.

Cosa vi siete detti con il mister?

“Che è un momento molto brutto e che le cose non vanno per il verso giusto perché la squadra, reduce dal match di Barcellona, ha comunque messo in campo le cose richieste per poter vincere anche se non in maniera spettacolare. In un momento come questo dobbiamo accantonare il calcio spettacolare, nel loro gol c’è stato un infortunio e tutto si è fatto nero per noi. Nero negli occhi dei calciatori ed era difficile ribaltare la situazione. Non conosco rimedi traumaturgici ma solo la serietà dei comportamenti e l’assunzione di responsabilità dentro di noi sapendo dove, come e quando abbiamo sbagliato”.

Ai tifosi cosa dice?

“Di non perdere la voglia di sostenere la squadra. Questa richiesta sarà accolta come minimo con sarcasmo e scetticismo, ma noi la vogliamo estendere perché sappiamo che la squadra ha dei valori morali e tecnici. Da questo momento se ne viene fuori con il senso di sacrificio e con la responsabilità”.

Trovare sempre degli alibi non è controproducente?

“Lo abbiamo fatto pubblicamente ma nello spogliatoio ci siamo detti quello che dovevamo dire e abbiamo ascoltato quello che dovevamo ascoltare. Nessuno può essere assolto, dobbiamo essere franchi e isolare i motivi di questa crisi e reagire. Non stiamo costruendo alibi, siamo molto appesantiti ma non dobbiamo perdere lucidità. Dobbiamo reagire: i giocatori sono molto seri ma sono incappati in un momento molto brutto. Non possiamo sollevarli dalle loro responsabilità ma nemmeno eliminarli perché saranno loro che dovranno dare un’idea diversa della Roma e lo faranno perché sono seri e forti”.