Disordini al centro a causa dei tifosi del Galatasaray, è polemica

Gli scontri nel pre partita Lazio-Galatasaray fanno nascere una nuova polemica. Alfano & Co. sotto accusa

La partita tra Lazio e Galatasaray, vinta proprio dai padroni di casa, è stata segnata anche dagli scontri che si sono verificati nel pomeriggio al centro tra i tifosi turchi e le forze dell’ordine. Erano oltre 300 gli ultras che si sono incontrati a piazza del Popolo e che hanno messo in fuga i passanti esplodendo due bombe carta. A quel punto è stato inevitabile l’intervento della polizia, che li ha scortati fino a piazzale delle Canestre, il punto di ritrovo per i tifosi ospiti. Ma non è bastato perché prima i tifosi hanno gettato un petardo a bordo di un autobus che stava effettuando una fermata, danneggiando la vettura e costringendo l’autista ad essere accompagno in ospedale per dei controlli, poi nei pressi dello stadio si sono verificati dei contatti anche con i tifosi biancocelesti e cinque tifosi (sempre del Galatasaray) sono stati arrestati e sottoposti al Daspo. 

Inevitabile la polemica politica, soprattutto perché un anno fa Roma si trasformò in campo di battaglia con l’arrivo degli olandesi. Alfano è inevitabilmente finito nel mirino di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, che ha commentato quanto accaduto a piazza del Popolo sul proprio profilo Facebook:

“Piazza del Popolo ora (scrive accompagnando il post con una foto, ndr). Tifosi del Galatasaray si radunano e lanciano bombe carta. Ministro Alfano, aspettiamo che finisca come a piazza di Spagna con i tifosi del Feyenoord o facciamo qualcosa? Basta comandare a casa nostra“.

Poi è stato Matteo Salvini a rincarare la dose:

“Tifosi turchi con petardi e bombe carta in giro per Roma, Alfano, prefetto e capo della polizia dormono? Dimettetevi, incapaci”

Gli ha fatto eco Barbara Saltamartini, vicepresidente dei deputati del gruppo Lega-Noi con Salvini:

“Ci risiamo. Bombe, fumogeni, atti vandalici, Roma è in mano nuovamente a teppisti e delinquenti, nulla a che fare con i tifosi, provenienti dall’estero che mettono a ferro e fuoco la città. Dov’è il ministro dell’interno Alfano? La lezione dei tifosi del Feyenoord, che pochi mesi fa misero a soqquadro l’intero centro storico di Roma, non sembra essere servita al ministro dell’interno che ha nuovamente abbandonato la città, i suoi cittadini e le forze di polizia”.

Nessuno sconto da parte dei tifosi capitolini, tanto i biancocelesti quanto i giallorossi, che hanno commentato anche ironicamente quanto accaduto: si passa dal “” all’accusa di pensare a dividere le Curve quando i tifosi ospiti sono liberi di agire come meglio credono perché “passa lo straniero, non il romano“.