Pioli: “C’è delusione. Sono il primo responsabile. Dimissioni? Sarebbe facile”

Tris dello Sparta e tanti saluti all’Europa League. Dopo l’ennesima disfatta mister Pioli è intervenuto in conferenza stampa per commentare la partita della Lazio e ancora una volta è stato obbligatorio parlare dell’approccio della squadra.

“C’è molta delusione ed è giusto così perché abbiamo fatto troppi errori. La nostra è stata un prestazione deludente, con troppi errori. Una partita non si può decidere in 12 minuti. Abbiamo sbagliato l’approccio, conoscevamo le difficoltà della gara, serviva più attenzione. Quando sbagli tanto lo paghi in questi palcoscenici, poi diventa dura. Nel primo tempo abbiamo creato tanto – ha continuato Pioli -, poteva rimettere in piedi ma non abbiamo concretizzato. C’è grande deusione, è stata una gara negativa. Questa è una botta forte, che interrompe la corsa in Europa dove eravamo stati più bravi e attenti rispetto al campionato”.

SULLE DIMISSIONI – “Sarebbe facile andare a casa, adesso è il momento di metterci la faccia. La squadra e le scelte le faccio io, sono il primo responsabile, mancano ancora nove partite alla fine del campionato, non ci penso”. 

SULL’APPROCCIO –  “L’approccio è il nostro tallone d’Achille. È difficile reagire sempre, poi più si pensa a certe cose e più si ripetono. Dobbiamo migliorare, dobbiamo riuscire a restare in partita per 90′. La scorsa stagione prendevamo gol nei primi 15 minuti del secondo tempo, quest’anno nel primo. Oggi ho schierato una squadra tra le più mature che potessi schierare”.

SULL’EUROPA LEAGUE – “Ho detto che bisognava andare avanti in Europa League per fare diventare la stagione positiva, ma aver perso così nettamente è una situazione negativa. Credevo la Lazio potesse eliminare lo Sparta – ha detto Pioli – . Noi stiamo rendendo al di sotto delle nostre possibilità, io ho delle responsabilità così come le hanno i calciatori. Sicuramente è una chance persa per riconquistare i tifosi. Non posso pensare che i tifosi si accontentino delle mie scuse perché meriteremmo tutti prestazioni diverse”.

SULLA SQUADRA – “Ognuno gioca per sé? Questo è il mio cruccio. Pensavo di essere riucito a dare una mentalità alla squadra dove il noi prevalesse sempre sull’io, invece a volte non è successo lo abbiamo pagato a caro prezzo”.