Basta, Bisevac Marchetti oggi hanno visitato l’istituto comprensivo Parco della Vittoria in occasione dell’ultimo appuntamento con “Dalla scuola allo stadio, il modo giusto di sostenere di sport” e hanno risposto alle domande poste dai bambini presenti. Il primo ad aver preso parola è stato il portiere della Lazio che, come riportato dal sito ufficiale, ha detto:
“Quando prendo un gol, mi sento come quando si prende l’insufficienza a scuola. C’è un bel ricordo di Stefano Pioli, ci sono state soddisfazioni e qualche delusione, come in tutte le cose. Quando cambia un allenatore si azzera tutto, ogni tecnico ha i propri metodi, bisogna capire cosa vuole durante gli allenamenti e come vuole giocare. Simone Inzaghi lo conoscevamo già“.
Immancabile una domanda sul derby:
“Il derby? È una partita a sé, si aspetta tutto l’anno. Vincere un derby ti manda in paradiso, capita anche di perderlo e si rimane delusi perché non hai portato a casa i tre punti e perché i tifosi ci tengono tanto. È un peccato non dargli la soddisfazione che meritano e si è delusi per non aver fatto gioire i tifosi”.
Infine, sull’esperienza al Cagliari:
“L’esperienza al Cagliari mi ha dato fiducia, poi ho avuto problemi e ci siamo lasciati così –continua Marchetti-. Ho iniziato a giocare da centrocampista, poi mio fratello si è accorto delle mie doti da portiere. Klose? È una leggenda del calcio. Quando sono venuto alla Lazio ero curioso di conoscerlo. È un grande giocatore e una grande persona, aiuta sempre i più giovani. Sono stati cinque anni belli, Miro mi ha arricchito. Per quanto riguarda lo stadio vuoto, non sarei onesto a dire che non cambia nulla. Chi entra in campo sa che con una tifoseria che ti supporta fai qualcosa in più e sei più carico. Uno stadio che spinge, ti aiuta molto, quando è pieno porta più punti in campionato”.
Basta, invece, ha parlato del suo arrivo alla Lazio. Il serbo è arrivato nell’estate del 2014 e si è subito ambientato:
“Quando sono arrivato alla Lazio i miei compagni di squadra mi hanno dato il benvenuto e mi sono trovato subito molto bene –prosegue Dusan Basta-. Ricordo bene le mie prime partite in Serie A, l’esordio si vive con molta agitazione e tanti pensieri, si corre il rischio di giocare male per la tensione. Bisogna cercare di non farsi condizionare per riuscire a gestire le emozioni. Siamo una squadra unita, possiamo raggiungere traguardi importanti”.
Lazio: Lazio nelle scuole, Basta: “Squadra unita”. Marchetti: “Klose? Una leggenda” - Sport Go
1 Maggio 2016 @ 19:54
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