Le truffe più recenti che si nascondono nei messaggi di posta elettronica cercano di impaurire le potenziali vittime con minacce di querele e cause legali. Un chiaro esempio è quello delle email che sembrano essere state spedite dalla Procura della Repubblica e che spaventano gli utenti parlando di un possibile arrestato a causa di problemi fiscali e di riciclaggio.
Il logo della stessa Procura della Repubblica può ingannare, ma non c’è nulla di vero e bisogna ignorare il messaggio. Il testo è il seguente:
La presente per comunicarLe che il Suo patrimonio immobiliare, così come il Suo conto corrente bancario, verranno posti in arresto con l’accusa di mancato pagamento delle imposte e concorso in riciclaggio di denaro, ad effetto della causa…
L’arresto entra in vigore dal (la data cambia a seconda dell’invio dell’email).
Lei potrà prendere visione della causa cliccando sul link.
In questo documento Lei ha la possibilità di trovare informazioni su come ricorrere in appello, il nominativo del giudice inquirente per la causa che La riguarda, la data e il luogo del dibattimento.
Nel caso in cui Lei non si presentasse al dibattimento, lo stesso avrà luogo anche in Sua assenza.
In caso di sentenza di condanna, Le verrà confiscata ogni proprietà e rischia una condanna fino a 15 anni di reclusione.
Come al solito, cliccando sul link inserito dai truffatori si rischia di contrarre un virus informatico pericoloso. Diverse associazioni dei consumatori hanno suggerito di rivolgersi alla Polizia Postale e segnalare il caso, senza fornire alcun tipo di dato personale. Email come queste sono false, visto che una comunicazione tanto importante non viene mai notificata tramite posta elettronica.
Attenzione alle false email di PayPal, i conti online sono a rischio - OSINT
3 Giugno 2016 @ 15:57
[…] trucco è lo stesso visto in altri raggiri informatici, ma tutto è stato organizzato in maniera precisa e cadere nella trappola non è […]