L’ultimo faccia a faccia prima delle elezioni del 19 giugno attraverso le quali i romani sceglieranno il proprio sindaco dopo mesi di commissariamento, è andato in scena proprio dal Campidoglio, dove Virginia Raggi e Roberto Giachetti hanno espresso la proprio idea di Roma. La prima domanda riguarda lo sciopero Ama:
Giachetti sottolinea la nazionalità dello sciopero e afferma che proseguendo con il lavoro svolto dal direttore Ama si possa ripristinare il decoro:
“Per affrontare il problema dei rifiuti è necessario riorganizzare il personale e dividere la città in 360 zone. Il ciclo dei rifiuti va concluso perché attualmente Roma paga altre città. Facendolo si può risparmiare e risparmiare sulla Tari”.
Raggi: “Il problema è di Ama, che deve diventare padrona dell’intera filiera. Bisogna aprire centri in cui Ama possa continuare a trattare i rifiuti e rivenderli. La scorsa giunta dice di aver chiuso Malagrotta, ma non ha pensato a un sistema di gestione dei rifiuti perché le cose sono state fatte solo per facciata e non per sostanza. Mancano gli impianti Tmb e siamo costretti a mandare i rifiuti all’estero”.
SUL DEBITO – Raggi. “Va fatta un audit. Il debito oggi è di 13 miliardi, prima era di 22 grazie alla gestione del PD. È onere del ministero e del sindaco fare gli interessi dei cittadini. Se siamo tutti orientati a questo non sarà un problema, basterebbero i tassi di mercato”.
Giachetti attacca la Raggi accusandola di aver affermato che non avrebbe pagato parte del debito, portando aroma al default. Per lui abbassare i tassi significherebbe versare soldi nel sociale e provare ad abbassare l’Irpef:
“Ci vuole un prestito del Tesoro per chiudere il debito. Quando è stato fatto il debito 30/40 anni il Pd no esisteva. Così potremo risparmiare 200-300 milioni. Soldi che potranno essere investiti nel sociale e per abbassare l’Irpef”.
SULLE TASSE – Giachetti. “Non si possono abbassare ora, ma abbassando il tasso del debito si possono risparmiare 200 milioni e questi riguardano sia i romani sia gli italiani. La parte risparmia va impegnata nel sociale e poi in caso nell’Irpef”.
Raggi. “Lui anche cambia idea visto che prometteva tagli di tasse. Rinegoziando probabilmente si potrebbe incidere. C’e un tesoretto di un miliardo di sprechi che nessuno ha visto e intaccandolo si possono fare molti interventi. Solo per le scuole servono 400 milioni di euro”.
OLIMPIADI – Raggi. “I radicali propongono un referendum. Se diventassi sindaco sarei io stessa a indire un referendum e a quel punto sarà interessante vedere come agirà Giachetti. I problemi di Roma sono altri, i cittadini mi chiedono altro e non sono una priorità. Un programma non si può basare sull’eventualità di un evento che potrebbe non accadere, è agghiacciante”.
Per Giachetti le Olimpiadi sono una meravigliosa opportunità quindi al referendum direbbe sì alle olimpiadi. Lei ha dichiarato criminale pensare alle Olimpiadi, che non sono in contraddizione con gli interventi da effettuare:
“Si tratta di una straordinaria occasione per la città: 170mila posti di lavori in più, il prolungamento della linea della metropolitana tra Anagnina e Tor Vergata e 150 campetti attrezzati”.
BUCHE – Per Giachetti tutto partirà nei primi 100 giorni con il pronto intervento in. 48 ore. Poi serviranno nuove fare e garantire che sia sicuri.
Per la Raggi i soldi si trovano aggredendo il tesoretto di 1,3 miliardi di euro degli sprechi. Infine, applicando la norma sugli appalti e aggredendo sacche di privilegi, cosa mai fatta.
“Ci sono 8mila km di strade, dobbiamo evitare di dare appalti a grandi imprese. Roma ha un tessuto economico di piccole e medie imprese”.
TASSE CHIESA – Raggi. “Chiederò i soldi e noi siamo stati i primi a denunciare il mancato pagamento delle tasse alle precedenti amministrazioni. Lo stesso papa ha dichiarato che è etico il pagamento”.
La candidata del M5S poi ha attaccato Giachetti perché più volte ha detto di essere stato segretario di Gabinetto ma non ha mai lavorato a quello che oggi, invece, promette.
Giachetti. “Il decreto monti dice chi deve pagare e cosa deve pagare. La Chiesa sta al livello di qualunque altra associazione o onlus, ciò che è commerciale si paga, ciò che invece è assistenza sociale”.
730 – A Giachetti viene chiesto di chiarire la questione dei casaletti e lui ha spiegato che sono due fabbricati di 160 mq l’uno. Tutto regolare e autorizzato.
Raggi ha chiarito i 20/25mila euro annui dichiarati:
“Quando ho fatto il consigliere mi rimaneva ben poco per fare l’avvocato e ho smesso e veniva circa 1100 mensili”.
DECORO – Per la Raggi non è necessario inasprire le multe, serve applicare quelle previste perché le persone ad oggi non vengono sanzionate perché “parlando con i dipendenti Ama abbiamo saputo che molti sono disponibili ad andare per strada e applicare la sanzione”.
Per Giachetti è tutta la città che deve cambiare linea di orizzonte:
“I cittadini parcheggiano davanti ai cassonetti e i cittadini devono capire che bisogna cambiare”.
DOMANDE INCROCIATE – I due candidati hanno risposto anche ai rispettivi sostenitori avversari. A Virginia Raggi è stato chiesto di approfondire la questione dell’avviso di garanzia e delle possibili dimissioni.
“Noi abbiamo sempre detto che la coerenza è fondamentale e quando diciamo che non devono esserci condannati lo diciamo con cognizione di causa. Se i cittadini ritengono che l’avviso faccia venire meno la fiducia è da rispettare e potranno farlo tramite il sito di Grillo o tramite quello del Comune”.
A Giachetti, invece, è stato chiesto se ha votato la Legge Fornero, il decreto salva banche e l’art. 18:
“Votata nel momento in cui c’era un governo nato quando eravamo sull’orlo del default. Quei provvedimenti li ho votati. Se partecipo a una maggioranza, io voto di conseguenza”.
MAFIA CAPITALE, CARMINATI – Giachetti. “Ho paura di chiunque faccia male a Roma e questo ha fatto malissimo alla città. Se sarò sindaco saremo vigili e attenti”.
Raggi. “Lui su Roma aveva il controllo di tre candidati su quattro. Noi saremo incorruttibili, con noi i giochi sono finiti”.
SICUREZZA – Raggi. “Maggiore presidio su strada è più sicurezza percepita anche perché tutte le zone grigie vanno riportate in sicurezza. C’e già un concorso fatto”.
Giachetti. “Il tema della luce è molto importante, ma non basta. Seguo il sindaco di Parigi, metteremo 1000 telecamere in più per vigilare sulla città. Il governo deve mantenere le forze dell’ordine. I vigili devono essere riorganizzati”.
CICLABILI – Giachetti. “C’e il grab e il Ministro ha già detto che lo finanzierà. Poi bisogna fare le piste ciclabili già in progetto e potenziare quelle già presenti”.
Raggi. “Bisogna distinguere piste e corsie ciclabili. Prendiamo i dati dai ciclisti, noi vogliamo percorsi sicuri, reti tutte collegate e con stalli di sosta. Oggi vanno consentiti sui mezzi pubblici”.
SHARING – Raggi. “C’e concorrenza sleale perché ci sono categorie tassate e altre deregolamentate. Questo crea malcontento e incertezza tra gli operatori”.
Giachetti. “Gli svantaggiati sono i romani perché il servizio non funziona. Attraverso nuovi regolamenti le due cose possono convivere. Io penso che dobbiamo distinguere il servizio pubblico dagli altri. Si deve regolamentare”.
PARTECIPATE – Giachetti propone 159 nuovi autobus e intende seguire Rettighieri nella sua politica di risanamento dell’Atac, soprattutto perché già ha mandato via alcuni dirigenti e ha portato i faldoni delle malefatte in Procura.
La Raggi controbatte e sottolinea che questi 159 nuovi autobus sono già stati presi e con Tronca, non con il PD, quindi “ci attribuiamo meriti non nostri. Atac va risanata per renderla competitiva e farla partecipare alla gara del 2019“.