Roberto Giachetti e Virginia Raggi sono stati ospiti di Lucia Annunziata a In 1/2 ora, programma in onda su Rai 3, e hanno dato vita al primo confronto (il prossimo ci sarà mercoledì su Sky Tg24) in vista del ballottaggio di domenica 19 giugno. E non sono mancate polemiche tra i due visto che le loro posizioni su alcune tematiche sono diametralmente opposte. Uno accusa l’altra di sfuggire ai confronti, l’altra risponde di essere sempre stata presente a quelli organizzati in città. Poi confronto sulle Olimpiadi, interruzione del canditato di centrosinistra, bottonate della pentastellata sull’apertura ai privati e rincaro della dose di Giachetti quando afferma che gli ex sindaci appoggeranno la sua avversaria.
GIACHETTI SU RAGGI – “Penso che una persona che decide di candidarsi è una persona che ha una grande forza interiore ed evidentemente ha anche un’ambizione che va valorizzata. La mia impressione è che la candidata Raggi abbia eccessivi tentennamenti“.
RAGGI SU GIACHETTI – “Il suo momento di massima onestà c’è stato qualche tempo fa quando disse di non avere le qualità per fare il sindaco, poi l’hanno chiamato per chiedergli di fare il sindaco proprio come ci fu la chiamata per far cadere Marino. Dopo 20 anni di mal governo, Roma sta sprofondando e sinceramente io ho paura di rivedere Roma in mano a chi l’ha ridotta così”.
SULLE OLIMPIADI – La prima domanda posta dalla conduttrice riguarda le Olimpiadi, vero tema caldo di questa campagna elettorale e che vede posizioni ben differenti da parte dei due candidati.
Raggi. “In questi mesi di campagna ho girato molto per Roma e non ho mai sentito un romano farmi una domanda sulle Olimpiadi, le priorità sono altre. Proprio pochi giorni fa giravano solo 17 convogli della metro, Roma ha bisogno di pensare alle priorità. Il dibattito si sta polarizzando sulle Olimpiadi per sfuggire alle reali problematiche. Sicuramente le Olimpiadi possono essere un’opportunità, ma la decisione non va presa oggi e magari a novembre si avrà un piano industriale serio. Il mio è un no oggi. Per risollevare Roma non servono solo grandi eventi. Abbiamo oltre 160 impianti comunali decadenti e nessuno ha mai pensato di metterci le mani. Le famiglie romane pagano per far fare attività motoria ai figli. Inoltre, siamo pieni di case sfitte”.
Giachetti. “Io comprendo chi ha dei dubbi, ma chi si candidata deve avere un’opinione precisa. Pensare alle Olimpiadi non significa non occuparsi di Roma oggi, significa un po’ sognare. L’impostazione è cambiata e il CIO ha detto che vanno valorizzati prima gli impianti già esistenti. Significa anche 170mila posti di lavoro. Il Coni si è impegnato a fare 15 campetti attrezzati che resteranno a Roma. Le Olimpiadi, quindi, portano tante cose che rimangono alla città. Ieri a villa Lazzaroni mi hanno chiesto dei Giochi olimpici. Il “no per adesso” è un no e se le saltiamo non ce le danno più”.
SULLE RISORSE – Raggi. “Roma è il socio di maggioranza di Acea. Nel 2011 il referendum ha detto che gli italiani vogliono l’acqua pubblica e l’azienda oggi fa profitto sull’acqua. Bisogna fare investimenti sulle reti per evitare che avvengano cose come quelle di Firenze (smottamento Lugarno, ndr). I vertici Acea sono gli stessi di Publiacqua, che sono stati messi lì da Renzi e poi spostati a Roma. Quello che dico è che i profitti dell’acqua dovrebbero almeno essere reinvestiti. Sulle partecipate, invece, abbiamo un progetto di riorganizzazione perché Roma spende oltre un miliardo annuo e la macchina deve diventare efficiente. Noi abbiamo sempre detto che Atac e Ama devono restare pubbliche. La sfida che ci ritroviamo davanti è importante per far sì che Atac arrivi al 2019 competitiva”.
Giachetti. “Acea dà molto al Comune di Roma ed è un’azienda importante. voglio un piano di illuminazione più forte perché ci sono delle zone in questa città che sono completamente buie. Atac va risanata perché al collasso e quello che sta facendo Rettighieri è importante, ma ha trovato solo il mio sostegno, non ho sentito altre voci. Non va privatizzata perché ci sono pozzi di cose che non vanno e il Direttore generale sta mettendo le cose a posto. Io voglio salvaguardare l’Atac e i lavoratori. Ama deve proseguire con il lavoro che sta facendo. Il nuovo amministratore sta cambiando e cambiando si può migliorare”.
E su Atac i due si sono punzecchiati dato che la Raggi ha sottolineato che altri candidati, riferendosi proprio all’avversario, hanno aperto all’entrata di privati, mentre Giachetti ha risposto di non averlo mai fatto.
LA PRIMA DELIBERA – Raggi. “Un audit sul debito mostruoso di Roma Capitale per sapere per quale motivo i romani ogni anno pagano 200 milioni per un debito che hanno pagato loro. Io vorrei ricontrattare il debito”.
Giachetti. “Ritornare all’autobus gratis per gli ultrasettantenni e prezzo dimezzato per i ventenni, poi 150 nuovi bus da subito e lo 06/zero buche per evitare incidenti”.