Verrà ricordato il celebre episodio risorgimentale quando si cercò di liberare Roma contro le truppe franco-pontificie.
Martedì 1° novembre 2016 sarà una giornata molto importante per la città di Mentana. In effetti, ci sarà una celebrazione importante, quella dei 149 anni della celebre battaglia garibaldina che si svolse proprio in questi luoghi il 3 novembre del 1867, quando i volontari di Garibaldi affrontarono le truppe franco-pontificie per liberare Roma.
Ci sarà la deposizione di corone di allore nei cippi delle frazioni di Casali e Castelchiodato e poi alle 10:30 è previsto il raduno in piazza San Nicola col corteo delle associazioni garibaldine in divisa, la banda della Città di Mentana, i gonfaloni e le autorità locali.
Si arriverà fino all’Ara dell’Ossario e verrà deposta una corona in onore dei caduti. Verranno anche sparati colpi a salve con fucili risalenti al periodo risorgimentale. Come riferito dal sindaco di Mentana, Marco Benedetti:
Sarà un momento importantissimo per il popolo italiano ma soprattutto per i cittadini e la comunità di Mentana perché il 1° novembre si celebra la Battaglia del III Novembre 1867 e a partire da oggi, per tutto il 2017, ricorreranno i centocinquanta anni di questo importante evento nazionale. Per questo stiamo cercando sin da ora di trovare più risorse possibili per grandi festeggiamenti e commemorazioni, che serviranno ancora di più a creare uno senso di appartenenza e uno spirito di comunità su un avvenimento fondamentale della nostra storia.
Il primo cittadino ha poi aggiunto:
Nonostante, secondo noi, servissero anni di organizzazione che purtroppo non ci sono stati da parte di chi ci ha preceduto, ci siamo messi subito a lavorare su questo progetto ed abbiamo già mosso una serie di contatti. Abbiamo già fatto incontri con Federcultura, ufficio regionale della Cultura, vari istituti culturali, il Ministero dei Beni Culturali e quello della Difesa. Stiamo inoltre lavorando affinché l’anno prossimo a Mentana ci sia anche la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui teniamo molto per celebrare degnamente un centocinquantesimo che cade in mezzo a due importantissimi centocinquantesimi: quello trascorso dell’Unità d’Italia e quello della liberazione di Roma.