A tre mesi dalle elezioni è arrivato il tempo di un primo bilancio e c’è chi accusa Virginia Raggi di aver fatto poco e nulla per la città, ostaggio dei capricci di un MoVimento che avrebbe palesato tutte le sue contraddizioni, dallo scontro tra correnti alla questione Muraro. In un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano e pubblicata oggi, la prima cittadina ha parlato del suo insediamento, dell’assessore all’Ambiente e dei due nuovi assessori nominati, non trascurando neanche la questione che la vede in conflitto con le altre donne del M5S, Lombradi, Taverna e Ruocco:
“Nei Municipi sono spariti subito dei faldoni, delle carte. Me lo hanno detto i nostri presidenti. Qui c’è poco da far sparire, le carte sono quasi tutte nei dipartimenti”.
MURARO – “Vale quello che abbiamo sempre detto: aspettiamo di leggere le carte, e poi non faremo sconti a nessuno. Sarebbe stato meglio dire subito dell’indagine? Alla luce di quanto accaduto dopo, direi di sì. Scegliemmo di aspettare perché prima volevamo capire esattamente per cosa fosse indagata”.
MAZZILLO E COLOMBAN – “La competenza dei due e la loro condivisione dei nostri obiettivi vale più di tutto. Mazzillo lo abbiamo scelto perché ha le competenze che servono: è un esperto di finanza locale, docente a contratto all’università di Tor Vergata. Ed è iscritto da anni al M5s: condivide i nostri metodi e i nostri obiettivi. Colomban? Il suo nome è arrivato dall’interno del M5s. Ci ha colpito per la voglia di lavorare in squadra e la sua visione uguale alla nostra”.
SAMMARCO E MARRA – “Sammarco è stato il mio professore e il mio dominus, è un buon collega. , Marra è un dirigente pubblico, e lo ho allocato nella posizione che ritengo più funzionale”.
LE DONNE PENTASTELLATE – “Perché mi fanno la guerra? Dovrebbe chiederlo a loro. Ma io sono disposta a lavorare anche con loro, sui temi”.
CONTI – “A Roma c’è da sempre l’emergenza conti. Ma noi ci siamo messi subito a lavorare, recuperando risorse. Faremo ciò che c’è da fare, nei tempi“.