La giovane è riuscita a chiedere aiuto alla sorella tramite Facebook, facendo intervenire i Carabinieri.
Un 27 enne di nazionalità romena ha convinto una connazionale 24 enne a trasferirsi in Italia con la promessa di un lavoro sicuro e onesto. La giovane si è accorta ben presto di come stavano le cose ed è stata tenuta sotto sequestro e obbligata a prostituirsi.
Una volta giunta nel nostro paese è stata subito costretta a ripartire per la Romania, ma prima di partire ha chiesto aiuto alla sorella, contattandola tramite Facebook. La donna vive in Calabria e ha denunciato il fatto ai Carabinieri che si sono messi alla ricerca della vittima.
La 24 enne è stata rintracciata all’interno dell’Aeroporto di Ciampino ed era insieme all’aguzzino. I due si sarebbero imbarcati poco dopo, ma per il 27 enne sono scattate le manette e il trasferimento nel carcere di Regina Coeli. Dovrà ora rispondere delle accuse di sequestro di persona e sfruttamento della prostituzione.
25 Novembre 2016 @ 12:37
A prescindere dai riti woodoo, in ambito di prostituzione tra soggetti maggiorenni, mi domando il motivo per il quale a cadere vittime della tratta di persone a sfondo sessuale debbano essere sempre le donne straniere, mentre quelle italiane ne debbano essere quasi esenti, sia in Italia, sia all’estero ed il motivo per il quale i marciapiedi del sesso a pagamento si svuotano durante le vacanze natalizie e pasquali, per non dire di osservare le stesse professioniste con uno smartphone in mano ed anche un’autovettura a disposizione. La risposta a tutto questo è quella che la schiavitù del sesso a pagamento non è molto diffusa.
Difatti, la ragazza in questione è libera grazie alla Rete, nononstante che le meretrici stradali si notano utilizzare quasi costantemente il proprio smartphone.