Approvato ed entrato in vigore con effetto immediato il 30 dicembre, il nuovo codice etico rappresenta un punto di svolta secondo Massimo Colomban, assessore alla Riorganizzazione comunale e alle Partecipate:
“Il nuovo Codice è stato sottoposto ad una fase di consultazione: dal 3 al 18 novembre 2016 la bozza del nuovo regolamento è stata infatti pubblicata sul portale di Roma Capitale e sono state raccolte così le osservazioni dai dipendenti capitolini, dai sindacati e dagli stessi cittadini. Fra i passaggi più significativi quello di cui forse siamo più orgogliosi è l’inserimento delle caratteristiche fondamentali del ‘whistleblowing’. Da oggi in poi tutti i dipendenti infedeli sono avvertiti e dovranno pensarci su prima di compiere un illecito. Invito tutti i dipendenti a denunciare qualsiasi illegalità”.
RAPPORTI CON LA STAMPA – Una volta venuti a conoscenza dei contenuti delle modifiche è scoppiata la polemica in quanto i dipendenti non potranno rilasciare dichiarazioni sull’amministrazione senza previa autorizzazione, ma per Colomban è una buona pratica:
“Fra gli altri passaggi anche l’introduzione di una buona pratica che vale in tante amministrazioni d’Italia e che dispone la regolamentazione dei rapporti fra i dipendenti comunali e i media in linea con quanto previsto, ad esempio, dal Codice di comportamento dell’Autorità Nazionale Anticorruzione”.