Nata a Frugarolo (provincia di Alessandria) il 26 marzo 1941, Lella Lombardi, al secolo Maria Grazia Lombardi, è stata una delle prime donne a correre ad alti livelli e l’unica ad essere entrata in zona punti in una gara del campionato del mondo.
Quartogenita di un macellaio, sin da bambina si appassionò ai motori e, infatti, aveva nove anni quando impugnò per la prima volta un volta e 13 quando guidò un’auto. Arrivata a 18 anni guidava un camion lungo la Riviera Ligure e trasportava carne e nel frattempo ebbe modo di guidare i kart e di debuttare. La sua prima gara avvenne nella Formula Monza nel 1965, poi nel 1968 avanzò in Formula 3, mentre nel 1970 vinse la Formula 850. L’anno successivo vinse il titolo della Formula Nord e poi provò l’esperienza della F 5000.
Tutte queste esperienze le aprirono le porte della Formula 1: debuttò nel 1974 nel Gran Premio di Gran Bretagna ma senza qualificarsi, mentre la prima gara avvenne sul circuito di Kylami nel Gran Premio del Sudafrica, ma un problema la costrinse al ritiro. La prima gara fu un traguardo importante, ma quel 1975 la fece entrare nella storia delle corse perché nel Gran Premio di Spagna arrivò sesta e ottenne quel mezzo punto necessario per eleggerla la prima e la sola donna a raggiungere la zona punti nella classifica del campionato mondiale piloti. Salutò la Formula 1 nel 1976 e totalizzò 17 partecipazioni ai Gran Premi.
Tra il 1975 e il 1981 partecipò anche alla World Sportscar Championship e lì riuscì a ottenere buoni risultati. Nel 1979 vinse la “6 ore di Pergusa” insieme a Enrico Grimaldi, poi, insieme a Giorgio Francia, vinse la “6 ore di Vallelunga”. Nel 1980, invece, non riuscì mai a gioire, ma l’anno successivo, sempre in coppia con Francia, si tolse delle soddisfazioni e concluse il campionato al quinto posto della classifica piloti.
Dal 1982 si concentrò sul Campionato Europeo Turismo e ottenne delle vittorie, poi nel 1988 la decisione di fondare la propria scuderia e di ritirarsi dalle corse. Fino al 1991 guidò la Lella Lombardi Autosport in qualità di team manager, ma poi dovette fare i conti con il cancro che la portò a morire il 3 marzo 1992 a Milano.