Ridurre entro il 2021 la produzione di rifiuti annuali di 200mila tonnellate, aumentare la raccolta differenziata dal 44% al 70%, realizzare nuovi impianti di riciclo e compostaggio e una nuova organizzazione di Ama basata su unità di Municipio. Il tutto per avviare Roma verso un’economia circolare e a Rifiuti Zero. Sono alcuni degli obiettivi del Piano per la riduzione e la gestione dei materiali post-consumo di Roma Capitale 2017-2021 (PMPC) approvato dalla Giunta capitolina.
Il Piano si basa su quattro importanti azioni: prevenire, riutilizzare, differenziare e valorizzare economicamente i materiali post consumo sviluppando una economia fondata sul riciclo eco-efficiente ed il recupero di materia.
“Quelli che consideriamo rifiuti sono a tutti gli effetti materiali che possono tornare a nuova vita – spiega la sindaca di Roma Virginia Raggi – La città produce 1 milione e 700mila tonnellate di rifiuti e per questo abbiamo approvato in Giunta un piano per la riduzione della produzione dei materiali post-consumo e il riciclo. Vogliamo avviare nella Capitale una vera e propria conversione ecologica ed economica dove Municipi, cittadini, imprese, associazioni e tutti i soggetti sociali di Roma saranno protagonisti”.
“Non chiamiamoli più rifiuti – sottolinea l’Assessora alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale Pinuccia Montanari – ma materiali post-consumo, che possono diventare nuovamente risorse in grado di creare nuovi posti di lavoro green e che sviluppano una vera economia circolare nel rispetto dell’ambiente come sottolineato nella stessa Enciclica ‘Laudato Si’ di Papa Francesco”.
– AMA DI MUNICIPIO: SERVIZIO A MISURA DI CITTADINO
È necessario e fondamentale continuare anche l’azione di rinnovo di AMA Spa, completando la due diligence, che permetta di stabilire il “punto 0” della nuova gestione ed implementare un piano industriale coerente con il PMPC. In particolare, la realizzazione delle Ama di Municipio – per rendere l’Azienda più vicina ai cittadini e più efficace nei suoi servizi – è uno dei cardini del progetto.
– LE AZIONI DEL PIANO. PREVENZIONE: 12 AZIONI, 5 PROGETTI
Il Piano che dovrà portare Roma Capitale verso “Rifiuti Zero“, si articola in 12 azioni e 5 Progetti (vedi allegati) che, con il coinvolgimento della cittadinanza e del tessuto delle imprese della città, hanno la finalità di far divenire Roma una delle città virtuose in termini di riduzione della produzione pro-capite di materiali post-consumo: dalla Green Card per premiare i comportamenti virtuosi al programma contro lo spreco alimentare, dal compostaggio domestico alla realizzazione di Centri di riparazione e riuso, dal progetto Scuole Rifiuti Zero a quello dei Mercati rionali ad impatto zero fino all’adozione della tariffa puntuale che si basa sul principio del “più riciclo meno pago”.
“La prima azione prevista dalla gerarchia relativa alla gestione dei rifiuti è la prevenzione/riduzione che si attua attraverso azioni di carattere programmatico, con conseguenti vantaggi sia per il territorio che per i cittadini”, commenta Montanari.
– RIDUZIONE E RACCOLTA DIFFERENZIATA DOMICILIARE
Attraverso il Piano non solo si ridurranno i quantitativi di materiali post-consumo, ma si svilupperà un’importante innovazione tecnologica del sistema di raccolta basato sulla raccolta domiciliare, daestendere gradualmente a tutta la città, valutando assieme ai Municipi, specifiche modalità contestualizzate rispetto alle diverse realtà territoriali.
È prevista la costruzione di Isole Ecologiche di Municipio; inoltre verranno introdotte per specifiche realtà, sia private che pubbliche, leDomus ecologiche: piccole aree per la raccolta differenziata riservate a utenze specifiche. A breve verrà inaugurata la prima Domus.
Il piano di ampliamento della raccolta differenziata domiciliare prevede un incremento di 100.000 nuove utenze ogni anno iniziando dal Municipio VI. Attualmente 951.500 sono gli abitanti serviti dalporta a porta.
Inoltre altre 50.000 utenze saranno raggiunte dalla raccolta domiciliare dedicata, tramite la realizzazione di Domus Ecologiche e servizi personalizzati.
Entro fine mandato,la raccolta differenziata domiciliare, modulata per tipologie abitative sarà estesa a tutto il territorio.
– OBIETTIVO TARIFFA PUNTUALE: MENO PRODUCI, MENO PAGHI
L’obiettivo finale, per cittadini e utenze non domestiche, è applicare latariffa puntuale per tutti, attraverso innovazione tecnologica.
– PRODUZIONE RIDOTTA -3%, 3 MILIONI DI RISPARMI
In base ai dati forniti da AMA, nell’arco dell’ultimo bimestre, risulta unariduzione di materiali post consumo del 3% con un conseguenterisparmio in termini di costi di smaltimento e costi di raccoltapari a 3 milioni di euro.
“Meno materiali post consumo produciamo, attraverso buone pratiche e nuovi stili di vita e abitudini, più risorse possiamo risparmiare, con conseguenti benefici ambientali ed economici”, sottolinea Montanari.
“Come testimoniano esperienze esistenti, la raccolta domiciliare, unita ad una efficace azione di comunicazione con il concreto coinvolgimento di tutti i cittadini, realtà associative e imprese, potrà portare ad una riduzione della produzione di materiali post consumo pari almeno al 10%” conclude l’Assessora.
– IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO – SELEZIONE MULTIMATERIALE
È prevista da AMA la costruzione di impianti per la valorizzazione della frazione organica, causa spesso di problemi ambientali se non raccolta, conferita e trattata correttamente. È in corso l’individuazione di aree per la costruzione di impianti di compostaggio aerobico che possano trattare almeno 120.000 tonnellate di organico.
Grazie al compostaggio di comunità, saranno installate 120 micro compostiere di comunità. Per le esigenze della nostra città, è allo studio la realizzazione di un impianto di selezione per multimateriale (imballaggi di metallo e di plastica).
Il sistema impiantistico previsto sarà flessibile e innovativo, e basato su impianti di recupero di materia e riciclo eco-efficiente.
– ASSOCIAZIONI E CITTADINI INSIEME PER ROMA
Per un approccio partecipativo alle Politiche Ambientali, nei giorni scorsi è stato convocato per la prima volta il Forum Ambiente di Roma Capitale con la partecipazione di oltre 50 associazioni che contribuiranno attivamente alle strategie per Roma sostenibile. Uno dei quattro tavoli di lavoro è specificatamente dedicato al tema della gestione sostenibile dei materiali post consumo. Le realtà che hanno partecipato al primo Forum Ambiente, riceveranno in queste ore il piano per studiarlo, approfondirlo e divulgarlo tra i loro associat