Il mito del vampiro da sempre attrae l’uomo e sono diversi gli scritti a loro dedicati. Tra questi non si può non citare Dracula di Bram Stoker, romanzo pubblicato il 26 maggio 1897 e ispirato a Vlad III, principe di Valacchia e protagonista del personaggio più famoso messo su carta dallo scrittore irlandese.
Considerato un capolavoro del genere, ma non capolavoro letterario a causa di imperfezioni che la critica da sempre sottolineò a livello di scrittura, Dracula è scritto sotto forma di lettere e parti di diari e a narrare la storia sono i personaggi coinvolti, dall’avvocato Jonathan Harker alla fidanzata Mary Murray, che ricorda a Dracula la moglie defunta, fino a Van Helsing.
L’unico personaggio descritto fisicamente è il protagonista. Il conte ha “il volto aquilino – decisamente aquilino-; il naso sottile con una gobba pronunciata e narici stranamente arcuate; la fronte nobile e spaziosa; i capelli radi sulle tempie, ma abbondanti sulla testa; le folte sopracciglia, quasi si congiungevano sul naso, e i ciuffi parevano arricciarsi tanto erano abbondanti. La bocca, per quel che si scorgeva sotto i folti baffi, era rigida e con un profilo quasi crudele. I denti bianchi e stranamente aguzzi, sporgevano dalle labbra, il cui colore acceso rivelava una vitalità stupefacente per un uomo dei suoi anni. Le orecchie erano pallide, appuntite; il mento ampio e forte, le gote sode anche se scavate. Tutto il suo volto era soffuso d’un incredibile pallore”.