02/05/2017 – Avviata la seconda fase di recupero del Mausoleo di Augusto grazie alla donazione di 6 milioni di euro dalla Fondazione Tim. Il restauro verrà affiancato da sondaggi archeologici per la fattibilità del posizionamento dei pilastri che dovranno sorreggere la copertura del Mausoleo.
La partnership tra Campidoglio e la Fondazione Tim punta a restituire visibilità e visitabilità al Mausoleo di Augusto attraverso la realizzazione di impianti di illuminazione, antincendio, sicurezza e videosorveglianza e la predisposizione di arredi idonei all’allestimento del percorso espositivo. Inoltre grazie allo stanziamento di altri 2 milioni di euro, verranno valorizzate le attività di cantiere.
La recinzione del cantiere si trasforma in una installazione permanente. Sulle cesate, viene raccontata la vita del primo imperatore romano e i diversi usi di cui il suo sepolcro è stato oggetto nei secoli. Inoltre il volto di Augusto, verrà ritratto su pannelli in stampa lenticolare e hollow mask, conferiranno l’illusione ottica del movimento delle immagini rappresentate e della tridimensionalità. Lo spazio delle cesate avrà come sottofondo brani tratti dal repertorio appartenente alla programmazione del periodo dell’Auditorium Augusteo.
Ogni giorno dal crepuscolo il Mausoleo sarà illuminato da 55 corpi a led di varie dimensioni che daranno una luce modulabile di vari colori, creando immagini suggestive.
La storia del Mausoleo e del suo restauro sarà poi raccontata sul sito www.mausoleodiaugusto.it, che consentirà a tutti gli appassionati del mondo di compiere un viaggio interattivo nelle sezioni dedicate ai diversi contenuti. Il sito è disponibile anche in lingua inglese.
“Restituiamo luce ad un capolavoro dell’antica Roma, abbandonato da anni nel pieno centro della città – sottolinea la sindaca Virginia Raggi – Grazie al prezioso contributo della Fondazione Tim i romani ed i turisti potranno finalmente riappropriarsi di una delle opere architettoniche più affascinanti”.
“Riportare il Mausoleo di Augusto al centro della vita culturale, ripristinandone la piena fruibilità a beneficio dei cittadini di Roma e del mondo, ha costituito per l’amministrazione di Roma Capitale – afferma il sovrintendente capitolino ai Beni Culturali Claudio Parisi Presicce – un obiettivo perseguito, negli anni, con determinazione, che non avrebbe potuto concretizzarsi senza l’importante elargizione liberale da parte della Fondazione Tim. Questo nuovo atto di mecenatismo, che consente la valorizzazione di uno dei più significativi monumenti della città eterna, ribadisce ancora una volta quanto mettere a beneficio comune le risorse pubblico-privato possa contribuire ad elevare la ricchezza del patrimonio storico e culturale di cui abbiamo l’onore di tramandare l’eredità”.
“Il nostro non va visto come un mero atto di mecenatismo, ma come una nuova modalità di partecipazione dei privati alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale del Paese – ha dichiarato Giuseppe Recchi, Presidente Esecutivo del Gruppo Tim e Presidente della Fondazione Tim – oltre al restauro, infatti, realizzeremo anche una innovativa esperienza di visita multimediale del Mausoleo, che renderà ancora più affascinante e spettacolare la capacità narrativa dei tesori italiani”.
Il progetto di restauro ha previsto, le indagini archeologiche volte ad acquisire una conoscenza più approfondita, della struttura architettonica originaria del Mausoleo e di quanto ancora conservato della sua decorazione. L’entità delle spoliazioni nel corso dei secoli, sommata alle complesse e diversificate trasformazioni architettoniche, hanno generato grande incertezza sulle ipotesi ricostruttive avanzate dal tardo Quattrocento a oggi.
Si tratta del primo intervento di restauro complessivo del Mausoleo, eseguito dopo più di ottant’anni dall’isolamento voluto dal Governatorato del Ventennio.