Gli incarichi esterni a tempo determinato attualmente conferiti da Roma Capitale, ex art. 90 ed ex art. 110 del Tuel (rispettivamente collaboratori di staff degli organi politici e dirigenti a tempo determinato o figure di alta specializzazione), sono diminuiti rispetto a quelli registrati nel corso delle precedenti amministrazioni.
È quanto rende noto il Campidoglio in merito alle notizie oggi riportate da organi di stampa.
Mettendo a confronto i numeri, forniti dal Dipartimento Risorse umane, risultano ad oggi in essere 50 contratti ex art. 90 per collaboratori di staff di sindaca e assessori mentre non è stato ancora sottoscritto alcun contratto ex. art. 110 per dirigenti a tempo determinato o figure di alta specializzazione. Durante il mandato del sindaco Ignazio Marino furono attivati 153 contratti (95 ex art. 90 e 58 ex art. 110). Nell’ultimo anno e mezzo di mandato del sindaco Gianni Alemanno risultavano stipulati 158 contratti (92 per staff e 66 per dirigenti e alte specializzazioni).
Quanto alla spesa annua per gli incarichi esterni, comprensiva di compensi lordi e oneri di legge, si passa dai circa 12 milioni di euro del 2012 ai 7 milioni del 2013, per finire con i 5,6 milioni del 2014 e gli oltre 5 milioni del 2015. I contratti attualmente stipulati dall’attuale amministrazione capitolina prevedono una spesa annua di poco più di 3,5 milioni di euro.
In particolare dirigenti esterni e alte specializzazioni, al momento non presenti in Campidoglio, venivano assegnati non solo agli organi politici ma anche alle strutture dipartimentali del Comune come l’Ufficio stampa.
Con le ordinanze con cui è stato disposto l’ampliamento degli staff di sindaca e assessori si potrà eventualmente arrivare a un massimo di 99 collaboratori: un dato quindi inferiore rispetto al numero complessivo degli incarichi esterni conferiti nelle precedenti amministrazioni.