06/07/2017 – L’ordinanza “antiseduta” sul bordo vasca della Fontana di Trevi, genera proteste dei residenti e dei clienti degli alberghi che si affacciano sul monumento a causa dell’uso ripetuto e costante dei fischietti da parte dei vigili per richiamare i turisti al divieto di seduta.
“Continuano a mancare i cartelli di avviso dei nuovi divieti previsti dall’ordinanza e questo determina stupore tra i turisti – denuncia Sergio Fabrizi RSU lista UGL-PL Roma – soprattutto stranieri, al richiamo che gli viene rivolto dagli agenti e si ravvisa l’impossibilità della contestazione della violazione poiché il divieto non è pubblicizzato”.
L’ordinanza crea problemi anche di ordine pubblico, perché per far rispettare il divieto antiseduta, vengono impiegate dalle 6 alle 8 unità per turno a causa della massiccia presenza di turisti. Questo lascia scoperti tutti i punti di fluidificazione del traffico e soppressa una delle pattuglie fisse tra Piazza Navona e Piazza della Rotonda al Pantheon.
“C’è bisogno di provvedimenti immediati per risolvere questa pesante situazione anche a tutela della salute dei lavoratori, prima che qualcuno paghi con un malore le conseguenze di un servizio improponibile – continua Fabrizi – così come improponibile è lo sguarnire di servizi essenziali ampie porzioni di territorio dove poi si creeranno emergenze da dover rincorrere facendo sempre diventare la Polizia Locale il capro espiatorio di mancate progettualità sulla sicurezza cittadina”.
La difficile situazione, ha spinto l’Ugl-Pl a proporre la delimitazione di un’area di rispetto ben visibile intorno a tutti i monumenti, così facendo la visione prospettica del monumento rimarrebbe libera e faciliterebbe il controllo da parte della Polizia Locale.