L’attuale Amministrazione capitolina ha inaugurato un metodo nuovo nella nomina dei vertici delle società e degli enti partecipati da Roma Capitale. Si è abbandonato il ricorso alle chiamate dirette per designare i consiglieri di amministrazione delle società, tanto utilizzato in passato, per prediligere call pubbliche aperte a tutti. È quanto precisa il Campidoglio in merito agli articoli di stampa delle ultime settimane relativi alle nomine in enti e aziende partecipate.
Sono pervenute circa 1.300 domande di partecipazione per oltre 3.500 candidature. Ogni candidato, infatti, aveva la possibilità di presentare fino a tre opzioni tra gli enti e società oggetto della call. I curricula pervenuti sono stati oggetto di analisi da parte degli assessori, dei presidenti e dei consiglieri delle competenti commissioni capitoline. Sono stati effettuati oltre 200 colloqui, prima del colloquio finale e della relativa scelta che in ogni caso è prerogativa della Sindaca.
Il tentativo di far apparire l’attuale Amministrazione come intenta in un’opera di “spartizione delle poltrone” analoga a quelle costantemente praticate in passato è risultato del tutto vano. Tale tentativo va invece respinto rimarcando il diverso approccio alla nomina dei Cda delle partecipate, mirato a individuare le figure più idonee dal punto di vista della professionalità e delle competenze.