King Kong è un classico del cinema e sicuramente uno dei film più conosciuti di tutti i tempi. Prodotto e diretto da Merian C. Cooper ed Ernest B. Schoedsack, l’esordio avvenne il 2 marzo 1933 e ottenne un enorme successo, tanto che dopo appena otto mesi uscì il seguito, “Il figlio di King Kong”. L’idea del film venne proprio a Cooper, che adattò il racconto ascoltato dall’esploratore Burden e sottopose David Selznick alla visione di un lungometraggio sui dinosauri. I due realizzarono una bobina di prova, la fecero vedere agli azionisti della RKO e ottennero il consenso necessario per procedere con la lavorazione del film.
Il venne girato tra la primavera e l’estate del 1932 e visto il budget limitato a disposizione, per le scene ambientate nella foresta si utilizzò quella del set di “La pericolosa partita”, mentre per ricreare Kong si utilizzò un modellino di circa 45 centimetri creato e filmato da O’Brien (per alcune riprese si utilizzarono anche modelli di sei e otto metri). Una volta al cinema, la pellicola si impose e ancora oggi viene ricordato come un capolavoro sia per i trucchi visivi che per l’epoca erano rivoluzionari, sia per la trama ricca di elementi di avventura, di romanticismo e, ovviamente, di fantasia. Nel 1991 fu scelto per essere conservato nella National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
LA TRAMA – Carl Denham, un regista di successo, parte alla volta dell’Isola del Teschio, insieme ad Ann Darrow, una bionda alla quale offre l’opportunità di essere la protagonista del suo film, ma al loro arrivo si imbattono nell’accoglienza tutt’altro che calorosa degli indigeni del posto, che nel frattempo stanno celebrando un rituale. La notte del loro arrivo Ann viene rapita e offerta in sacrificio a King Kong, il gorilla che vive al di là di una muraglia, che non uccide la donna, ma la porta via con sé.
A quel punto il registra e altri uomini cercano di liberare la ragazza, ma un brontosauro uccide ben quattro di loro e successivamente è lo stesso gorilla a eliminarli. Gli unici sopravvissuti sono Jack, il primo ufficiale e Carl. Nel frattempo Driscoll, un marinaio innamorato di Ann, raggiunge la tana in cui si trova la ragazza e riesce a salvarla, provocando l’ira di King Kong, che viene attirato nella trappola predisposta dal regista e viene imprigionato.
Stordito e imprigionato dalle catene, viene portato a New York come “l’ottava meraviglia del mondo”, ma durante la presentazione si infuria a causa dei flash dei fotografi e fugge alla ricerca di Ann, di cui nel frattempo si è innamorato. La trova, la rapisce di nuovo, ma viene colpito a morte dall’aviazione americana. Questo viene visto come un segno della potenza degli Stati Uniti, ma non per Denham.