La Lazio vuole chiarire quanto scritto ieri dalla stampa e proprio per questo ha convocato una conferenza a Formello. L’argomento del giorno è l’articolo che vede un Lotito furioso che fa volare la bresaola e spaventa Leitner, il nuovo acquisto della società. A intervenire e a smentire sono Diaconale, Calveri e Tare. Il primo:
“Ho chiesto questa conferenza dopo una notizia pubblicata totalmente falsa. Ad agosto c’è la necessità di fare pezzi un po’ di colore e a volte le fantasie corrono quindi non mi sconvolge, ma l’indice di una sorta di pregiudizio, quello che sulla Lazio si può fare tutto. Credo ci debba essere rispetto reciproco, la società deve avere rispetto della critica, ma diffamazioni e calunnie no. Il limite è fissato dalla legge e vorrei fosse ben chiaro che noi vogliamo un rapporto rispettoso con tutti, ma lo rivogliamo questo rispetto. Le notizie che danneggiano Lotito danneggiano la società, la squadra e i tifosi perché si ritrovano a difendere una squadra screditata e nel mondo di oggi l’immagine è fondamentale. Non possiamo lasciar cadere vicende di questo genere. L’incidente della bresaola è sostanzialmente ridicolo e non è mai esistito. Allora perché? Perché fa parte di un andazzo, quando non ci sono notizie bastoniamo presidente, giocatori o chi sia. Attorno alla Lazio ci sono tanti pregiudizi. Critichiamo, polemizziamo, ma senza pregiudiziali perché non può funzionare così visto che danneggia non solo Lotito e la società, ma soprattutto i tifosi“.
Anche Calveri è intervenuto brevemente:
“Penso non sia nemmeno il caso di entrare nel merito della vicenda. Smentisco categoricamente quanto raccontato perché non serve aggiungere altro. Si tratta di una di quelle notizie che scredita l’operato della società. Quando l’Inter e la Lazio stavano trattando le ultime per la cessione di Candreva, Leitner non era a Roma“.
SULLA SICUREZZA ALL’OLIMPICO – “La società è sempre per la sicurezza e la legalità. le nuove forme servono a tutelare questo e non sono invasive. In un periodo in cui la minaccia violenta e terroristica, più sicurezza nello stadio è a beneficio di chi va allo stadio. A titolo personale dico che tutte quante le misure devono essere prese anche tenendo conto che non si può impedire l’accesso agli stadi: negli stadi devono entrarci i tifosi. Bisogna fare in modo che queste misure assicurino anche ai tifosi di accedere agli stadi. Da romano non credo sia giusto che questo avvenga solo a Roma perché il rischio riguarda tutti e non vorrei che si trattasse di pregiudizio nei confronti dei tifosi romani. Non c’è preoccupazione che queste misure possano impedire l’accesso allo stadio. C’è la necessità di far capire ai tifosi che queste sono misure che servono a garantire la loro sicurezza perché purtroppo viviamo un momento di emergenza. Se interpretiamo queste misure come misure volte a garantire la sicurezza allora le famiglie torneranno più volentieri forse. Barriere? Queste misure sono state una decisione delle autorità e al momento non c’è possibilità di tornare indietro. Le barriere sono considerate uno degli elementi di sicurezza. Rispetto a queste vicende si potrà lavorare in prospettiva, ma non dipende dalla società. La società può manifestare l’interesse a trovare altre soluzioni, ma più di questo non si può”.
SU LEITNER – “Un altro episodio spiacevole riguarda l’acquisto di un giovane che ha un curriculum importante, Leitner. Perché salutarlo in maniera sgradevole? Venire a Roma è un privilegio, ma creagli intorno un clima ostile danneggia lui e noi stessi. Evitiamo di danneggiare noi stessi“.
Poi è stato il ds Tare a prendere parola:
“Questi sono fatti che lasciano perplessità. Abbiamo riconosciuto i nostri errori e vogliamo ripartire ma Abbiamo bisogno di cose serie perché la storia di una presunta bresaola non ha niente a che fare con lo stipendio di Candreva e questo dispiace. La conferenza di oggi è proprio per chiarire con voi. Le presunte informazioni hanno un peso, i nostri tifosi poi hanno difficoltà a identificarsi con queste storie. Leitner? Verrà presentato a Roma, ma leggere che un quotidiano titoli “pronti e via?” all’acquisto di un giocatore non fa bene. Non è stato presentato come il grande acquisto, giudichiamo con il tempo. Ha le caratteristiche di cui aveva bisogno la squadra. la stessa cosa successe con Candreva e ora è un giocatore di livello internazionale. Loro sono giocatori diversi e il bello del calcio è che anche gli sconosciuti possono diventare importanti“.