Nel 1956 il pluricampione del mondo di F1 Juan Manuel Fangio approdò in Ferrari e ancora una volta fu protagonista delle corse, ma più di una volta di una volta dovette fare i conti con dei guai tecnici che lo costrinsero a rientrare ai box e a rientrare in gara con la Ferrari del compagno di scuderia Peter Collins, pilota venticinquenne entrato nel cuore di chi segue i motori per il gesto compiuto il 2 settembre di quello stesso durante l’ultimo gp di Monza: lui e Fangio, insieme a Stirling Moss, si stavano contendendo il titolo, ma il campione in carica fu costretto ancora una volta ai box a causa di un guasto e il giovane Collins, che aveva ancora una carriera davanti a sé rispetto a Fangio, che poi si ritirò nel 1958, decise di permettere proprio al pilota più esperto di correre per il titolo. Come? Rientrò ai box e cedette gli cedette la sua vettura, consentendogli di vincere il suo quarto titolo mondiale. A chi gli chiese il perché di tale gesto rispose con estrema semplicità che lui aveva una carriera davanti a sé e Fangio, invece, la stava finendo.