Tre punti per tornare alla vittoria e chiudere al meglio il 2016. La Roma ha solo i tre punti in testa, soprattutto dopo la sconfitta nello scontro diretto contro la Juve, che ora ha allungato e si trova a +7. Spalletti l’ha detto, ora la squadra deve essere bravissima e deve esserlo a partire da domani:
“Nura e Lobont proseguono la riabilitazione, Florenzi lunedì ha cominciato la corsa lineare, nelle prossime settimane aumenterà i carichi di lavoro, Paredes da due o tre giorni corre in campo ma quando esce la caviglia gli dà fastidio ed è difficile che sia a disposizione, Manolas ha infortunio muscolare alla coscia destra, Totti, Nainggolan e De Rossi sono da valutare nell’allenamento di oggi”.
REAZIONE – “Il gruppo ha reagito benissimo. Sono sconfitte che fanno male, ma poi va fatta un’analisi obiettiva. Non bisogna buttar via tutto in cinque minuti per via di questa sconfitta, che sicuramente dà fastidio e ci vede tre punti più distanti dalla Juve. I ragazzi devono rimanere convinti perché è giusto così. Stanno lavorando in maniera corretta. Le considerazioni fatte vanno tutte e favore dei ragazzi, la stima deve rimanere intatta. Ieri in allenamento, se lo si guarda e si descrive quello che è successo, ci si rende conto dell’entusiasmo del gruppo e la voglia di andare a trasferire l’amarezza della sconfitta verso la ricerca di vittoria assoluta contro il Chievo”.
RISPOSTE – “Mi fa piacere evidenziare il buon lavoro di Maran, un allenatore di sostanza. La squadra deve essere attenta sulle verticalizzazioni improvvise. essendo brava a dare velocità. Se fai possesso palla di poca qualità loro ti partono addosso. Bisogna vincere questa partita, la sostanza è questa. Non mi parlate del contratto”.
RINNOVO – “L’ho detto venti giorni fa a un vostro collega, ho detto le stesse cose dette precedentemente. Nel calcio è così. Si fanno gli inventari, si guarda la squadra, se è in condizione di dare il giusto risultato per quella che è la forza. Siamo nella media delle medio-squadre europee, con 81 punti in 36 partite nell’anno solare. Poi si deve vincere contro il Chievo, o lo dite voi o ve lo ricordo io. La partita di domani è fondamentale. A questi ragazzi vanno fatti i complimenti, io sono orgoglioso del loro comportamento. Lavorano in maniera corretta. Poi, arrivati a fine anno, bisogna fare l’inventario della situazione, guardando cosa si è portato a casa. Poi posso anche dire visto che non ho vinto nulla facciamo cinque anni di contratto. Non lo trovo corretto. A fine anno si guardano gli elementi che ci sono per continuare. Si parla con la società e si vede quali sono gli elementi per andare avanti. Dieci anni fa sono andato via quando avevo ancora due anni di contratto e sono dovuto andare via dopo un sesto posto. Ci sono i presupposti o no? Chi è quello scomodo? Se io non vinco e non creo presupposti di vittoria è giusto farsi da parte. In qualsiasi lavoro ci devono essere obiettivi”.
MARIO RUI E GERSON – “Mario Rui ancora non è pronto, sta lavorando bene. Gerson è quel calciatore che è stato n po’ preso di mira in questi due giorni e che ha 1/15 di responsabilità della sconfitta di Torino. Lui può giocare nel suo ruolo. Se non fosse cambiato il risultato e non avesse preso l’ammonizione forse lo avrei tenuto in campo. Casomai la colpa datela a me, non lo citate per distruggerlo. È un ragazzo. Prendetevela con me”.
SZCZESNY – “In alcuni momenti abbiamo fatto vedere un volto diverso rispetto a quella che è la qualità della squadra. Siamo stati ragazzini a Cagliari perché in quel contesto non puoi lasciare punti. Lo siamo stati a Bergamo. Non dobbiamo perdere punti domani sera. Poi di perdere contro la Juventus ci può stare e, secondo me, abbiamo perso in maniera degna. La squadra nel secondo tempo ha fatto di più, poi è chiaro che a quel punto ti sbilanci un po’ e rischi. La squadra si è comportata bene. Il “ragazzini”di Szczesny credo si riferisse a questi cali e credo ci possa stare Bisogna fare risultati soprattutto con squadre che sono inferiori al nostro potenziale, ma abbiamo vinto anche contro grandi squadre”.
PEROTTI ED EL SHAARAWY – “Loro si trovano a meglio a sinistra. Sono abituati a giocare da quella parte lì. Io non sono molto d’accordo. La mia scelta è dipesa dal ruolo che ho e dal fatto che avevo dei calciatori mezzi e mezzi che non avrebbero finito la partita, Salah non avrebbe durato, bisognava avere fisicità e Gerson in questo è bravissimo”.
MERCATO – “Noi nel tentare di fare l’inventario sentiremo anche i giocatori per capire chi è scontento e ci si confronta. Forse un centrocampista, se capita giusta, lo potremmo prendere. Per il resto ci sentiamo abbastanza tranquilli. Non faremo scelte strane”.
ACCOSTAMENTO A SARRI – “Prima ero un po’ più come lui. ero un po’ più rigido nelle scelte. Le caratteristiche dei giocatori diventano abbastanza importanti, c’è da convincerli e lui è bravo. Apprezzo la persona e l’allenatore per quello che esprime la sua squadra e in questo momento è il più bravo. Quando è così il limpido il segnale che vuoi mandare c’è la possibilità di riconoscere quello che fai. Ora mi sono ammorbidito e sono arrivato a cambiare qualche situazione tattica, anche a causa degli infortuni. Vedrete che il Napoli metterà in difficoltà il Real Madrid”.
OTTO SECONDI POSTI – “Sicuramente bravi, poi ormai che siamo lì proviamo a fare qualcosa in più. Bisogna tenere l’asta più in alto possibile, i giocatori devono essere meno banali possibili, devono essere professionali, in Italia manca questo. Il lavoro della Roma è un lavoro molto dignitoso e questo si potrà sottolineare dopo la partita contro il Chievo”.
STIMOLI – “Si valuta tutto. Risultati, crescita o peggioramento dei calciatori a disposizione, come la squadra si relaziona all’allenatore, se c’è un obiettivo comune e poi tutti ci si rende conto di quello che è il lavoro”.
EL SHAARAWY E VERMAELEN – “Ha avuto un problema all’adduttore e si è allenato un po’ con il freno a mano tirato. Lui è un ragazzo eccezionale, ha qualità assoluta. Va un po’ sostenuto caratterialmente, ci sono cose che gli piacciono di più e cose che gli piacciono di meno. Lui preferisce prendere la palla esterna, se gli fai fare quello che fa Insigne tra le linee gli piace di meno. Deve migliorare da un punto di vista di lotta. A destra dovrebbe andare più per il cross, poi c’è da metterla in pratica”.