20/02/2017 – Il Premio Munkácsy, János Bozsó, arriva venerdì all’Accademia d’Ungheria (Palazzo Falconieri – Via Giulia, 1). La mostra è promossa oltre che dall’Accademia d’Ungheria in Roma, dall’Ambasciata di Ungheria Roma, dall’Asssociazione Vàrosok és Falvak e dalla Collezione Bozsó di Kecskemét.
L’esposizione, comprende 50 opere di piccole e medie dimensione. I dipinti dell’artista riversano nelle pennellate, il paesaggio ungherese, quello della grande pianura, luogo di nascita dell’artista.
I quadri riflettono l’animo del pittore. Come la vita dell’artista è caratterizzata da momenti di luce e buio, così nei quadri c’è il contrasto tra questi due mondi. I dipinti vengono irradiati dalla luce del sole, che spazza via la nebbia e le ombre create dagli alberi, dalla malinconia della penombra minacciosa. La protagonista dei quadri è la luce con tutte le sue sfaccettature. Lo studio attento del pittore del chiarore nasce anche dai numerosi viaggi europei, tra cui l’Italia, in cui Bozsó, studia l’atmosfera locale e l’ambientazione tipica dei luoghi in cui si trova a soggiornare.
Le opere dell’artista ungherese, hanno varcato i confini della sua terra natale, fino ad approdare negli Stati Uniti e nel Giappone. Tra le collezioni più importanti, c’è quella di genere folk e d’arte privata. La piccola collezione privata è stata donata dallo stesso artista al museo della su città natale, Kecskemét.
L’inaugurazione della mostra sarà aperta della pianista ungherese Krisztina Fejes, che eseguirà alcuni brani di Beethoven e Liszt.
L’ingresso alla mostra è gratuito.