03/03/2017 – Atteso ritorno, lunedì, all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, di Murray Perahia.
La lunga carriera di Perahia, iniziata oltre quarant’anni fa, lo ha visto vincitore del Concorso Internazionale di Leeds nel 1972. A questo vanno aggiunti prestigiosi riconoscimenti e apprezzamenti di pubblico e critica. Non sono mancate nel corso della sua carriera, collaborazioni eccellenti con grandi musicisti del calibro di Rudolf Serkin, Pablo Casals e Vladimir Horowitz e con l’orchestra dell’Academy of St Martins in the Fields.
L’ultima volta che il musicista ha calcato il palcoscenico dell’Accademia è stato nel dicembre del 2000. La lunga assenza del pianista statunitense, sarà colmata con un concerto dedicato al pubblico italiano. Il programma del concerto si apre con la Suite Francese n. 6 BWV 817 di J. S. Bach, autore molto amato da Perahia e fulcro delle sue riflessioni musicali negli ultimi anni. Prosegue con i Quattro Improvvisi op.142 D 935 di Schubert, composti nell’ultimo anno di vita del compositore. In chiusura di programma la monumentale Sonata n. 32 op. 111 una delle più ampie e complesse delle Sonate di Beethoven, massima espressione del lungo percorso del compositore nella forma Sonata che, al termine dell’intero ciclo, non è più finalizzata all’intrattenimento ma a profonda meditazione. Parahia emerge come un interprete con una maturità artistica che rende ogni sua esibizione indimenticabile.
I biglietti per assistere allo spettacolo vanno dai 20 ai 50 euro.