Roma, 24 ottobre – Anche la Merkel sotto controllo. Gli Stati Uniti finiscono di nuovo nel ciclone dello scandalo Datagate. Dopo quelli francesi sarebbero, infatti, finiti sotto osservazione anche i cellulari della cancelliera tedesca, Angela Merkel. Immediata la reazione: «Quando è troppo è troppo: tra amici, deve esserci fiducia. È stata compromessa. Ci aspettiamo in fretta risposte dagli americani», ha tuonato il commissario al Mercato Interno, Michel Barnier su Twitter.
Il ministro degli esteri tedesco, Guido Westerwelle, intanto, ha convocato l’ambasciatore americano in relazione allo spionaggio del cellulare della cancelliera Angela Merkel. La cancelliera, inoltre, a margine del vertice Ue incontrerà in privato il presidente francese Francois Hollande. Il caso Datagate, che doveva essere un tema secondario al Consiglio Europeo è diventato invece di primaria importanza perché tutti i 28 Paesi vogliono delle risposte. Dell’argomento si parlerà in apertura del summit nel quadro della discussione già prevista sull’attuazione dell’agenda digitale e, soprattutto, sul varo di nuove norme Ue per la protezione dei dati personali. Quel che è certo è il deterioramento di fiducia tra gli Stati europei e gli Stati Uniti. Le capitali europee, dopo tante rassicurazioni non si fidano più.