Tutti sui social in questi giorni si sono chiesti se Giorgia Meloni apparsa nei manifesti elettorali affissi nelle varie città sia realmente lei o se qualcuno, lei o chi per lei, abbia deciso di ricorrere a qualche ritocchino usando Photoshop. Un tormentone che si ripete, dato che già in occasione delle elezioni Politiche del 2013 era stata accusata per la foto dei manifesti elettorali.
Certamente la maggioranza crede alla seconda ipotesi, tanto che su Twitter le persone si sono scatenate sommergendo il profilo della stessa leader di Fratelli d’Italia di commenti. “Qualcuno potrebbe spiegare alla #Meloni che #Photoshop non aiuta a prendere più voti? E che sappiamo com’è realmente?”, un altro utente scrive: “La cosa le è chiaramente sfuggita di mano”, un altro commenta così: “Ah beh, non le riesce molto bene, dovrebbe imbruttirsi un po’”. “Sta quasi ultimando il suo processo di morphing – scrive un utente – che la porterà a essere Paola Ferrari”. Ironia di un utente che la paragona a Kim Basinger: “La #Meloni reagisce sdegnata alle critiche di manipolare le immagini e confessa: ‘Sì, in 9 settimane e mezzo ero io'”.
A chi l’ha accusata facendole notare l’assenza di occhi sporgenti, rughe e borse sotto agli occhi ha commentato: “Ci sono le rughe, gli occhi non sono sporgenti presi da quell’angolazione e le borse ci sono “spesso”, non “sempre””. ““E’ solo una bella foto.. Devo mettercene una di quando mi sveglio? :)”.
La Meloni ha risposto anche con autoironia, una dote che certo non le manca: “Ogni volta che esce un manifesto con una foto decente tutti a dire che è ritoccata. È ufficiale: il mondo mi considera una cozza… @-@”. A chi invece le consiglia di ignorare le critiche e non prendersela risponde scherzando: “Se fossi una che se la prende, mi sarei già buttata da ponte Garibaldi”.
Roma 10 aprile