Fra il corteo di sabato e lo sgombero di mercoledì alla Montagnola sono state molte le polemiche di residenti e cittadini estenuati dai cortei continui nella Capitale. Ma queste due giornate hanno presentato anche una novità, grazie a video e foto diffuse dai media, l’opinione pubblica si è scagliata contro alcuni agenti dei reparti anti sommossa che picchiavano persone a terra, inermi. Lo stesso capo della Polzia, Pansa ha definito un “cretino” da punire il funzionario che ha calpestato una ragazza a terra, scambiandola involontariamente con uno zaino. Sui fatti, ieri ha preso la parola il prefetto di Roma che ha difeso l’operato della Polizia in piazza, invitando tutti a non giudicare gli agenti da pochi fotogrammi.
Indubbiamente, sia nel caso dei manifestanti che degli agenti è sbagliato fare una generalizzazione, considerando tutti black block o sadici torturatori. In questo momento di forte crisi economica, la soluzione migliore è placare gli animi ed evitare di mettere gli uni contro gli altri ulteriormente. Ma a tornare sull’argomento è stato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che ha voluto lanciare un ultimatum: “E’ inaccettabile che il centro storico di Roma sia sottoposto a rischio di saccheggio ogni due o tre mesi, non vorremmo che ci costringessero a vietare in queste manifestazioni l’accesso al centro storico. Noi stiamo con i cittadini di Roma – ha continuato il titolare del Viminale, ignorando che sono proprio i cittadini a scendere in piazza- che non ne possono più di subire cariche e tentativi di saccheggio, è inaccettabile: queste azioni sono stati evitati grazie alla nostra polizia”. E difende l’operato delle forze dell’ordine in piazza nella giornata di sabato: “Cosa si vuole che dicano i poliziotti: Prego accomodatevi? sfasciate i palazzi? rompete le vetrine?- ha continuato il ministro- La polizia è un corpo sano che difende le città italiane “dai saccheggiatori” ed è quindi inaccettabile che finisca sotto accusa dopo le manifestazioni dei giorni scorsi. Sono insopportabili gli attacchi alla polizia da parte dei giornali che mostrano solo le foto contro i poliziotti”.