Nessuna marcia indietro del Sap, il sindacato di polizia, agli applausi rivolti ai colleghi condannati per la morte di Federico Aldovrandi.
«Le cause della morte di Aldrovandi sono ben altre. Non è il fermo di polizia la causa e i colleghi li ho applauditi, sì. Non mi nascondo dietro un dito. Considero i colleghi condannati per errore giudiziario e cerchiamo una revisione del processo». Lo ha detto a Radio 24 il segretario del Sap, Gianni Tonelli. «Se uno legge gli atti giudiziari, si rende conto che le causa della morte di Federico Aldrovandi sono altre, non quelle stabilite dalla sentenza». Poi si rivolge alla madre del ragazzo deceduto «Se la madre di Federico dice che soffre per gli applausi mi dispiace, non replico al dolore di una madre. Ma non bisogna confondere la verità col pietismo. Noi riteniamo che la condanna sia sbagliata e credo si debba fare chiarezza».
Tonelli ne ha anche per il ministro Alfano reo di aver definito vergognosi quegli applausi: «Rispondo al ministro e al viceministro Bubbico che sono vittime di una informazione completamente errata.La difesa della famiglia di Federico è stata condotta più sui media che in aula. Se Alfano e Bubbico daranno mandato ai loro uffici legali di analizzare gli atti processuali, siamo pronti a un confronto. E sono certo che siccome sono persone intellettualmente oneste non potranno che concordare con le nostre tesi»
Intanto al congresso nazionale del Sap, a cui sono presenti anche la Russa e Gasparri, un lungo applauso si è levato per i poliziotti condannati.
Roma, 30 aprile