Il campionato ormai è andato, ma Rudi Garcia non vuole ulteriori cali di tensione come a Catania. Soprattutto perché all’Olimpico arrivano proprio i freschi campioni d’Italia della Juventus. E l’occasione è di quelle da non lasciarsi sfuggire: “Il ko di Catania? Per fortuna in questa stagione non ho dovuto gestire tante sconfitte. La cosa importante è reagire subito e domenica contro la Juve vedremo undici lupi in campo”, dice il tecnico francese all’università Luiss per presentare la sua autobiografia.
Ma dopo l’accenno al campionato, l’attenzione si sposta su di lui: “Se una persona crede in se stessa, può arrivare ovunque. Io ne sono la testimonianza. Nella vita bisogna crederci, il treno passa per tutti, magari una volta sola. Dobbiamo prenderlo, come è successo a me con la Roma. Imparare subito l’italiano è stato fondamentale. Io sono un eterno insoddisfatto e voglio sempre migliorare. Questo è l’obiettivo della prossima stagione della Roma. Questa purtroppo è quasi finita, è scivolata via troppo velocemente. Noi dobbiamo sempre avere un’identità di gioco”. Sugli obiettivi futuri è chiaro: “In Champions vogliamo far bene, anche se vincerla è impossibile. Bisogna prendere spunto dall’Atletico Madrid. Il campionato? La cosa strana è che forse l’anno prossimo faremo meno punti in classifica ma vinceremo lo scudetto”.
Mentre sulle violenze della Coppa Italia Garcia richiama l’attenzione di tutti: “I valori nello sport sono importanti. Nel calcio accadono cose brutte e sono lo specchio della società. Attenzione a non generalizzare quando accadono le brutte cose. Spesso sono solo gesti di singoli stupidi, non tifosi”.
Roma, 9 maggio