Il killer di Firenze, Riccardo Viti, è stato colpito da un manico di scopa lanciatogli da un altro detenuto attraverso le sbarre di una delle celle. L’uomo, ricordiamo, è stato arrestato per aver ucciso e seviziato la prostituta romena Andreea Cristina Zamfir. Tra i suoi “strumenti” di tortura gli agenti hanno trovato anche manici di scopa, usati dall’uomo per violentare le prostitute durante le sessioni di giochi perversi a cui le sottoponeva.
In carcere l’uomo che rimane chiuso nella sua cella, senza parlare, sembra spaventato. Viene piantonato e controllato perché si teme che possa tentare di farsi del male o di togliersi la vita, oppure che sia aggredito dagli altri detenuti, ipotesi confermata dal gesto del lancio del manico di scopa.
Roma, 12 maggio